Lunedì 24 novembre, ore 18.30, nel Foyer del Teatro Verdi, si tiene l’inaugurazione della XII Edizione del Festival Nessiah con un vernissage: è in esposizione l’ultima opera del pittore Daniel Schinasi La famiglia del calzolaio ebreo dello Shtetl.
Daniel Schinasi, nato ad Alessandria d’Egitto nel 1933, secondogenito di Giacomo Schinasi d’origine livornese e di Sarina Cohen, entrambi ebrei sefarditi, nel 1956 si trasferisce, insieme alla famiglia, in Italia. Soggiorna nei pressi di Livorno, scopre il Futurismo e nel 1958 espone le sue prime opere. Protagonista di mostre in Francia e in Italia, firma il manifesto del Neofuturismo (1987 Parigi, 1988 Londra): l’arte veste una funzione ideologica ed educativa, il dinamismo classico del Futurismo punta a un rinnovamento globale dell’uomo e del suo ambiente, sempre più schiacciato del consumismo. Il suo impegno per la memoria, per il “non dimenticare”, lo portano a dipingere spesso il tema dell’olocausto, dal 1970 è autore di grandi murales che decorano e nobilitano in diversi luoghi del mondo, ambienti di grigia quotidianità come la Stazione Centrale di Pisa e la Sala Corse della Tenuta di San Rossore, ma anche prigioni, aeroporti, ospedali, santuari, ippodromi, università e teatri dell’opera.
Il numero 12 nella tradizione ebraica è legato sia alle tribù dIsraele sia alle lune che scandiscono il calendario ebraico. Con la dodicesima edizione del festival si conclude un ciclo di stagioni in attesa di aprirne uno nuovo sempre più ricco di appuntamenti e momenti di incontro. Il tema di questa edizione è lo Shtetl, il villaggio ebraico tipico dellEst Europa pre-olocausto. Parafrasando il significato culturale dello Shtetl, gli organizzatori hanno immaginato un posto a misura duomo, dove ciascuno si senta a casa propria e dove sia possibile condividere esperienze profonde; una sorta di inno contro la globalizzazione che ci appiattisce rendendoci tutti uguali.
Pittura, musica, cucina e tanto altro caratterizzano questo villaggio ideale, dove tradizione e modernità si fondono, creando uno spazio musicale in cui poter riposare e combattere il logorio della vita quotidiana.
Per il programma completo, visitate il sito http://www.nessiah.it/