di Paolo Castellano
Possiamo comprendere più a fondo gli orrori della Shoah se adottiamo il punto di vista di quel milione e mezzo di bambini Ebrei uccisi dal fanatismo nazista. Da questo mese infatti sarà possibile visitare presso il memoriale Yad Vashem di Gerusalemme una mostra intitolata “Children in the Holocaust: Stars without Heaven”.
Come riportato da Ynet news, l’intento della manifestazione, secondo la curatrice e direttore del museo Yehudit Inbar, è quello di raccontare la storia della sopravvivenza dei bambini imprigionati nei campi di concentramento che cercarono di conservare la loro infanzia e gioventù prefigurando una realtà diversa per se stessi. Dunque, sarà possibile ripercorrere le storie dei fanciulli assassinati durante l’Olocausto attraverso la ricostruzione di alcuni giocattoli, come le bambole e gli orsacchiotti di pezza con cui giocavano nei lager nazisti. Possiamo immaginare che si aggrappassero ai loro giochi nei giorni più bui e nelle notti più gelide per cercare una rassicurazione nutrendo nel profondo una speranza di salvezza.
«L’infanzia dei bambini è stata interrotta dalla Shoah; in molti casi, i ragazzini hanno aiutato le loro famiglie e incoraggiato i loro genitori nella lotta disperata per la sopravvivenza – ha poi aggiunto Inbar – eppure rimasero ancora bambini e giocavano, ridevano, inventavano e hanno espresso le loro paure e le loro speranze ogni volta che potevano. I disegni, i diari, le poesie, la musica, le lettere e i giocattoli offrono un commovente ed inedito sguardo verso l’infanzia dell’Olocausto».
Il luogo che ospita la mostra è il museo Yad Vashem o Museo dell’Olocausto che fu fondato nel 1953. È il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto. La struttura è composta da una sala memoriale, un museo storico, una galleria d’arte, una Sala dei Nomi, un archivio, “la valle delle comunità perdute” ed un centro educativo.