di Michael Soncin
Dal 15 al 18 settembre 2022 riparte a Ferrara, presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, la Festa del Libro Ebraico, la manifestazione dedicata alla letteratura ebraica, giunta quest’anno alla XIII edizione, con al centro tematiche riguardanti il rapporto tra ebraismo e immagine e del rinnovamento. Un’esplorazione attraverso fumetti, graphic novel e antichi manoscritti illustrati.
(Nella foto, un evento dell’edizione 2021. Foto di Maurizio Cinti)
Sarà inoltre un’occasione per ricordare Primo Levi e per la presentazione di un progetto ambizioso riguardante la nuova casa pensata per la Biblioteca Nazionale di Israele ad opera dagli architetti Herzog & de Meuron.
“Tutta la città è piena di affissioni legate a questo evento. Il programma della festa del libro ebraico, si allarga includendo differenti sfaccettature. Inizia con un tema apripista che vuol essere quello del comic, un nuovo punto di vista espressivo, portando la scoperta dell’editoria ebraica, all’attenzione di un pubblico variegato”, ha spiegato a Mosaico – Bet Magazine, il Direttore del MEIS Rav Amedeo Spagnoletto.
Presenti agli eventi ospiti nazionali e internazionali; una ricca platea, che include personalità come il Premio Pulitzer Joshua Cohen, la fumettista israeliana Rutu Modan o la scrittrice per ragazzi Keren David. Mentre Abraham B. Yehoshua, David Grossman, Eike Schmidt, Eshkol Nevo, Christian Greco, Alessandro Piperno, Luciano Canfora, sono alcuni degli autori che hanno fatto parte delle precedenti edizioni.
Citando uno dei temi del programma, quello del rapporto tra ebraismo e immagine, riflette – come spiega Spagnoletto – su “questioni identitarie, necessità di autorappresentazione e sul potente equilibrio tra parole e disegni, un’accoppiata che oltre a divertire e intrattenere permette spesso di esprimere l’ineffabile”. Mentre sull’altro, quello del rinnovamento, che è una parola scelta in omaggio della Giornata Europea della Cultura Ebraica, prevista il 18 settembre 2022, in coincidenza con l’ultimo giorno della Festa del Libro Ebraico, il Direttore ha aggiunto che “rinnovare significa cambiare ma anche rendere diverso qualcosa che si aveva già, persino ritornare ad apprezzare idee e credenze che si erano messe da parte perché frettolosamente etichettate come superate. Significa darsi la possibilità di migliorare quindi rispettare sé stessi e l’ambiente che ci circonda, e perché non farlo allora con la lettura di un libro!”.
“Ci sono una serie di eventi – ha continuato Spagnoletto – che sono stati pensati per le scuole, dove gli studenti parteciperanno a degli incontri in anteprima con gli autori, potendo fare delle domande. Questa diventerà casa loro. Perciò la festa del libro ebraico non è soltanto rivolta ad un pubblico adulto. C’è una reale rispondenza con le scuole del territorio, con la possibilità che il libro ebraico sviluppi delle tematiche che sono d’aiuto anche rispetto alla didattica formale che si svolge negli istituti”.
Gli eventi in programma
Parte dei numerosi eventi in lista saranno visibili anche in streaming. Si inizia il 15 settembre, ore 17:30, assieme alla fumettista israeliana Rutu Modan, tra le firme più apprezzate nello scenario del fumetto contemporaneo, un’occasione unica, dove viene analizzato il ruolo della graphic novel in qualità di strumento utile ed innovativo nel raccontare il presente. Modan dialogando con l’illustratore e visual storyteller Emanuele Rosso, svelerà dei particolari che la vedono al centro di alcune iniziative assieme alla Biblioteca Nazionale di Israele. L’artista sarà presente anche il 16 settembre, ore 10:00, per tenere una masterclass gratuita sulle tecniche di sceneggiatura delle graphic novel.
Il 16 settembre, ore 10:30, l’autrice Miriam Camerini parlerà del suo libro Ricette e precetti dato alle stampe da Giuntina nel 2019, un momento per esplorare più da vicino la kasherut. Alle 17:00, viene presentata l’edizione facsimile del Meshal ha-Qadmoni, un piccolo codice di favole antiche, riccamente illustrato con scene vivaci e colorate. Un testo copiato nel 1483 a Brescia in una calligrafia ebraica ashkenazita. A parlarne ci saranno i curatori Pier Francesco Fumagalli, della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e l’ebraista Anna Linda Callow in dialogo con il professor Saverio Campanini, dell’Università degli Studi di Bologna. Alle 12:00, la scrittrice Keren David parlerà del suo ultimo lavoro pubblicato da Giuntina, Le cose che ci fanno paura, una storia di amicizia contro il razzismo, selezionato per il Premio Strega Ragazze e Ragazzi.
Il 18 settembre, alle 12:00 si parlerà della casa dei libri per eccellenza: la Biblioteca Nazionale di Israele, punto di riferimento per gli ebrei di tutto il mondo, con la nuova sede che sarà a breve completata a Gerusalemme, vicino alla Knesset. Progettata da Herzog & de Meuron oltre alle sue diverse attività, ospiterà pezzi preziosi: dai manoscritti di Isaac Newton, alle opere del rabbino e medico Maimonide, fino agli archivi personali del filosofo Martin Buber e le lettere di Franz Kafka, senza dimenticare documenti e testi rari che tra le tante cose, testimoniano anche la storia degli ebrei in Italia.
Alle 15:00, la giornalista Caterina Doglio modererà un dialogo con Pietro Scarnera, autore di Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi, edito da Coconino Press, con Fabrizio Franceschini autore de Il chimico libertino, pubblicato da Carocci. Entrambe le pubblicazioni sono rivolte a Primo Levi: nel primo vengono esplorati i molteplici e multiformi interessi, nel secondo si indaga sulla passione che egli aveva per la linguistica e l’etimologia. Prosegue il racconto di Levi, con la nuova raccolta di racconti Storie Naturali, da poco uscita per Einaudi, presentata dai curatori Domenico Scarpa, Martina Mengoni, il Presidente della casa editrice Giulio Einaudi editore Walter Barberis e lo scrittore e chimico Marco Malvaldi.
Alle 18:00 Joshua Cohen presenterà il suo libro, I Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre, pubblicato da Codice Edizioni, un campus novel in cui Cohen, ispirato dal padre di Benjamin Netanyahu, Benzion, traccia una storia dissacrante sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulle vulnerabilità dei discorsi identitari.
Info e Prenotazioni:
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Tutti gli eventi sono gratuiti. È consigliata la prenotazione. La masterclass di venerdì e le visite guidate di domenica hanno posti limitati e prenotazione obbligatoria. TUTTI GLI EVENTI SI SVOLGONO AL MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) tranne la presentazione di “Ricette e precetti” che si terrà venerdì 16 settembre alle 10.30 davanti al negozio Coop di via G. Mazzini.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 1912039 e 342 5476621 (attivi martedì-domenica 10.00-18.00), e-mail a meis@coopculture.it.
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
L’iniziativa ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Ferrara, della Fondazione Museo Della Shoah e dell’Ambrosiana.
Crediti foto: MEIS – Herzog & de Meuron.