Il Meis di Ferrara, uno dei luoghi ebraici presenti in Italia

La mostra “Ferrara ebraica” del Meis si visita online

Eventi

di Ilaria Ester Ramazzotti
“Con la speranza di riaprire presto le porte del museo, il MEIS non si ferma e continua ad essere un luogo di libertà, scambio di opinioni e condivisione di idee”. Così, in queste settimane di emergenza sanitaria, il Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara ha deciso di continuare l’attività espositiva in modalità virtuale, condividendo online con il pubblico la mostra “Ferrara ebraica”, disponibile gratuitamente cliccando sul sito https://ferraraebraica.meis.museum

“In un momento di incertezza come quello che stiamo vivendo, il MEIS vuole condividere almeno in via digitale alcuni dei valori che hanno permesso agli ebrei di continuare a costruire la loro vita anche in momenti difficili”, spiegano gli organizzatori, ricordando la nota Massima dei Padri: “Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?” (R. Hillel, Pirkei Avot I:14).

Gli ebrei hanno con la città di Ferrara “un rapporto millenario e indissolubilmente intrecciato. Una storia conosciuta da tutto il mondo ebraico, che racconta momenti di incontro e integrazione alternati ad altri più bui”. Il MEIS “ha voluto allestire la mostra ‘Ferrara ebraica’ per spiegare perché il museo sia nato proprio in questa città e oggi, in tempi di Coronavirus, vuole dare a tutti la possibilità di visitarla e di conoscere almeno una parte della grande ricchezza del patrimonio ebraico della città estense”.

L’esposizione, organizzata pienamente dal MEIS, voluta dal direttore Simonetta Della Seta, curata da Sharon Reichel e allestita da Giulia Gallerani, è un viaggio tra passato e presente che racconta una delle comunità ebraiche più antiche d’Italia, con una eredità culturale e artistica unica. Oltre a valorizzare la straordinaria fattura di oggetti cerimoniali e ricostruire l’ambiente sinagogale, “Ferrara ebraica” si interroga anche sul rapporto tra gli ebrei e la città, portando alla luce racconti affascinanti intrecciati con la Storia.

Il percorso è arricchito dal video introduttivo e dalle interviste agli ebrei ferraresi firmate da Ruggero Gabbai e dalle foto di Marco Caselli Nirmal.

Le musiche della tradizione ebraica ferrarese, incise appositamente per il MEIS, sono curate ed eseguite da Enrico Fink.

La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara e della Comunità ebraica di Ferrara, che ha prestato al MEIS gran parte degli oggetti esposti e qui presentati ed è stata sostenuta da Holding Ferrara Servizi, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il video introduttivo è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara con un contributo della Regione Emilia Romagna, legge Memoria del Novecento.