Tre donne per un’idea.
Claude Bloch, responsabile BBE, Annie Sacerdoti, per lECJC, e Assumciò Hosta, per la Red de Juderias de Espana sono le tre donne che dieci anni fa, nel 1999, in occasione dellinaugurazione del Museo ebraico di Parigi parlarono per la prima volta di creare un momento comune per promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale ebraico europeo. Nacque così la Giornata europea della cultura ebraica che, dai tre Paesi iniziali – Francia (Alsazia), Italia (Piemonte) e Spagna, è diventato un evento che coinvolge ormai 30 Paesi, con 900 organizzazioni e 200 mila visitatori. A quasi 10 anni dalla sua nascita molto cammino è stato fatto: le stesse persone hanno creato lAEPJ (Associazione europea per la preservazione e la valorizzazione della cultura e del patrimonio ebraico) che cura la coordinazione europea della Giornata ma sta ora lavorando per la realizzazione di unoperazione culturale di ampio raggio che dovrà svilupparsi nel corso di tutto lanno. Sarà un cambiamento di rotta in cui il triunvirato femminile originario sarà affiancato da forze nuove di diversi Paesi con programmi e idee nuove in modo da portare concretamente avanti anche la salvaguardia e il restauro del nostro patrimonio artistico.