Il 10 maggio A Torino si è aperto l’annuale Salone Internazionale del Libro dedicato quest’anno al tema “Primavera digitale”. Come per le scorse edizioni, far i paesi ospiti del salone, anche Israele, presente al Salone (Pad. 2, G55) con le ultime novità israeliane in campo editoriale.
Mentre un festival si apre in Italia, un altro se ne chiude dall’altra parte del mondo. Lo scorso 7 maggio infatti, a Buenos Aires si è conclusa la Fiera Internazionale del Libro – la più importante e imponente manifestazione dedicata all’industria editoriale dell’America latina e dei paesi di lingua spagnola.
La Feira International del Libro ospita ogni anno oltre un milione di visitatori, e più di 10.000 espositori provenienti da tutto il mondo.
Particolarità di questa Fiera è l’assegnazione di premi non solo ai libri ma anche agli stand espositivi.
Quest’anno fra gli stand dei 40 paesi stranieri ospiti della Fiera, quello allestito dall’Ambasciata di Israele ha ricevuto una menzione speciale per la sua “grande creatività”. Uno stand tematico, dedicato al cinema e alla letteratura israeliana, “aperto e divertente, al quale non mancano dettagli di qualità” si legge nella motivazione che accompagna il premio.
Un altro riconoscimento importante per la letteratura ebraica è arrivato con l’assegnazione del premio per il miglior libro argentino a “Balada”, il romanzo dello scrittore di origini ebraiche Marcelo Cohen.
Scrittore, traduttore, giornalista, Cohen ha lavorato per El Pais, Vanguardia, e la rivista Quimera; nativo di Buenos Aires, è figlio di immigrati dall’Europa orientale.
Se fra Buenos Aires e Torino si respira aria di primavera, nella Striscia di Gaza la bella stagione sembra ancora lontana. Il festival della letteratura palestinese che doveva svolgersi questa settimana a Gaza è stato infatti bruscamente interrotto da Hamas.
Esponenti del Palestinian Center for Human Rights hanno fatto sapere che il festival, cominciato mercoledì scorso, è stato sospeso dall’intervento armato degli uomini di Hamas che hanno tagliati i fili dell’elettricità e confiscato le macchine fotografiche di tutti i presenti all’evento.
Pare che nel corso di un incontro di mercoledì 9 maggio, alcuni degli ospiti avessero rivolto delle critiche proprio ad Hamas. Di qui, si suppone, la sospensione violenta della manifestazione.
Fra gli ospiti del festival della letteratura palestinese, oltre a scrittori, poeti e intellettuali arabi palestinesi, era presente anche Alaa Abdel Fattah, uno dei blogger egiziani protagonisti della rivolta che, un anno fa, ha dato vita alla “primavera araba”.