Sembra ormai un rapporto consolidato quello stabilito dall’Associazione Figli della Shoah, Comunità Ebraica di Milano, Fondazione CDEC e Conservatorio di Milano. Per il terzo anno consecutivo infatti a Milano uno degli eventi di punta per il Giorno della Memoria è il concerto presso la Sala Verdi del Conservatorio.
“Milano ricorda la Shoah” è il titolo della manifestazione che quest’anno come già negli anni scorsi, vedrà l’alternarsi sulla scena di musicisti e testimoni, di musiche e memorie. Quest’anno però con una novità rispetto alle edizioni precedenti: a ricordare e riflettere sulla Shoah saranno chiamati non solo i testimoni diretti ma anche figli e nipoti delle vittime. Così insieme ai testimoni diretti – Goti Bauer, Nedo Fiano, Liliana Segre – saliranno sul palco e porteranno il loro ricordo di figli e nipoti della Shoah, Paola Sonnino – nata dopo che il padre Piero morì ad Auschwitz; Clara Wachsberger – figlia di Arminio, reduce dal campo di Auschwitz; Jonathan Mele e Micol Di Segni – bisnipoti di Enrica Di Segni, scomparsa ad Auschwitz.
“L’intento della serata è quello di riflettere su come la Shoah ha agito e continua ad agire sulle seconde e terze generazioni” ci spiega Liliana Picciotto, storica della Fondazione CDEC ed ospite della serata. “La scelta di dar voce anche alle seconde e terze generazioni vuole però essere anche un modo per sottolineare come l’esperienza della deportazione e dei lager si sia trasmessa all’interno delle famiglie – talvolta anche attraverso i silenzi. Sarà un modo per dire che il ‘testimone’ della memoria non verrà fatto cadere; che passerà di mano in mano, da una generazione all’altra, affichè il ricordo di ciò che è stato, il vuoto lasciato da chi non è più tornato da Auschwitz, non divenga mai oblio.
“L’evento in programma al Conservatorio, e il Giorno della Memoria in generale – ci spiega Daniela Dana Tedeschi dell’Associazione Figli della Shoah – rappresenta per noi innanzitutto un momento di commemorazione; il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la città e le sue istituzioni sulla Shoah e la sua memoria. Occasioni come queste vogliono essere anche un incoraggiamento a perseguire un’opera costantemente tesa alla diffusione della conoscenza”. Un compito questo che i “Figli della Shoah” si sono assunti ed hanno perseguito sin dalla loro fondazione nel 1998, attraverso manifestazioni, incontri, seminari, rivolti soprattutto agli studenti e ai loro insegnanti. “Dobbiamo fare in modo che la Memoria della Shoah diventi per le giovani generazioni un monito e le conduca ad assumere un ruolo attivo nella società civile contro le intolleranze e il pregiudizio”, conclude Tedeschi.
La serata sarà introdotta da Ferruccio De Bortoli; dopo i saluti delle autorità – il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia; il presidente della Provincia, Podestà; il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni – la serata avrà inizio con “El Maleh Rachamim”, cantato da rav Elia Richetti.