Il Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara (MEIS) sembra finalmente cominciare a a muovere i suoi primi passi.
Ieri 4 dicembre si è svolta la riunione del Consiglio di Amministrazione del MEIS che ha ridefinito le cariche statutarie. La presidenza e la direzione scientifica del Museo è stata affidata a Riccardo Calimani – carica che condividerà con Carla Di Francesco, direttrice dei Beni Culturali della Regione. Fra le new entry, si segnala Raffaella Mortara, già vicepresidente della Fondazione CDEC di Milano; l’assessore regionale alla Cultura Mezzetti ed il vicesindaco di Ferrara Maisto. Sono confermati come membri del Cda, il presidente dell’UCEI, Renzo Gattegna e il presidente della Comunità ebraica di Ferrara Michele Sacerdoti. Ad essi si uniscono Angelo Tabaro e Franco Miracco, e il direttore generale del Comune di Ferrara, Roberto Finardi in qualità di segretario.
Calimani ha dichiarato che sono già in calendario varie iniziative con cui caratterizzare la presenza del MEIS sul territorio. Innanzitutto la Festa del Libro Ebraico che, il prossimo aprile, sarà alla sua terza edizione. Ma prima ancora di questo appuntamento, una grande mostra nei locali appena restaurati della Palazzina di via Frangipane. Sarà un ” vero e proprio avamposto del Museo”, osserva Raffaella Mortara, e al termine dei lavori (per il quale bisognerà attendere ancora tre-quattro anni), «il Meis diventerà un grande libro da sfogliare e racconterà, sin dalle sue prime pagine, la storia di tutti gli italiani e non solo degli ebrei».
La mostra che si inaugurerà il 20 dicembre, rappresenta già un inizio di questa storia.
«Versione Beth», con un evidente richiamo alla bereshit’, è il titolo di una delle tre sezioni della mostra per la quale sono previste l’esposizione di codici miniati, di volumi a stampa ed anche di alcuni elementi multimediali. In «Italia di luci» infatti ci sarà una ricostruzione virtuale della penisola con illuminate le città, i borghi ed i villaggi in cui gli ebrei hanno vissuto nel corso dei ventidue secoli della loro storia italiana. Un’altra sezione sarà dedicata invece alle Hannukkiot – alcune provenienti dalle diverse Comunità italiane, altre realizzate dagli studenti di varie scuole.
La mostra rimarrà aperta fino a febbraio, in attesa della Festa del Libro Ebraico di aprile che avrà come grande protagonista Giorgio Bassani e il suo romanzo più famoso, “Il Giardino dei Finzi Contini” di cui ricorre nel 2012 il cinquantesimo anniversario della pubblicazione.