di Roberto Zadik
Il rispetto delle identità e delle fedi è un tema di centrale importanza non solo nella quotidianità, ma specialmente negli ospedali e nei momenti delicati quando le cure mediche e il conforto spirituale possono unirsi fra loro, dando grandi benefici ai singoli e alla collettività. Con questo intento di abbinare scienza e religioni, spesso in disaccordo, lo scorso 6 giugno nella Sala Pirelli della Regione Lombardia è stato presentato il libro Salute e identità religiose. Per un approccio multiculturale alla persona, un volume breve ed efficace, realizzato dal gruppo Insieme per prenderci cura col Patrocinio della Regione Lombardia e scaricabile gratuitamente in e-book dal sito www.prendercicura.it.
Un lavoro importante di scorrevole lettura che in 174 pagine, riassume non solo il pensiero delle grandi religioni, dai monoteismi, ebraismo, cristianesimo e Islam ma anche buddismo e induismo sul trattamento del malato e il valore della vita, ma anche consigli pratici destinati a medici e professionisti sanitari in una società sempre più multietnica e multiculturale.
Attivo da diversi anni, il gruppo Insieme per prenderci cura è formato da dottori e esponenti di varie fedi e identità, dai membri dell’Ame (Associazione Medica Ebraica) Giorgio Mortara, attualmente vicepresidente Ucei e Rosanna Supino, a Mons. Pier Francesco Fumagalli, viceprefetto della Biblioteca Ambrosiana, ai membri della Coreis, Comunità Religiosa Islamica, come Abd Al Sabur Turrini o Giovanni Antonio Muttillo presidente dell’Ipasvi Milano. In questi anni ha organizzato importanti corsi e seminari su argomenti complessi e centrali della persona come nascita, morte, inizio vita e fine vita in rapporto con i vari orientamenti religiosi. Ora esce il testo che riassume il lavoro e l’impegno di questi anni e che come hanno fatto sapere Mortara e Muttillo in Regione verrà presentato nelle strutture ospedaliere e i varie sedi.
L’incontro è iniziato con la breve introduzione dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera che prima di passare la parola ai relatori ha sottolineato “la centralità di questa iniziativa e del rispetto fra individui in momenti delicati come la malattia e in questo momento storico drammatico che stiamo vivendo”. Gallera ha ricordato come la sua esperienza nel precedente incarico di assessore ai Cimiteri e ai Servizi Funebri, “ho iniziato a confrontarmi con varie problematiche, riguardo ai cimiteri, ebraici e musulmano a Bruzzano cercando di armonizzare sensibilità e rispetto delle leggi e delle procedure. La stessa attenzione va riservata alle persone che passano momenti difficili e questo libro è un vademecum in questo senso per la sanità che in questa Regione ha dei professionisti di alto livello”.
Successivamente, sono intervenuti anche la consigliera regionale Daniela Mainini che dopo aver portato i saluti del Consiglio Regionale e del suo presidente Cattaneo, si è complimentata col libro e con il progetto “Insieme per prenderci cura” definendola “importante iniziativa ecumenica di collaborazione interreligiosa in un periodo storico dove vincono la paura dell’altro e del diverso”, mentre Don Fumagalli ha sottolineato il grande valore della collaborazione nel dialogo e nella fratellanza fra fedi e persone e come “con questo gruppo siamo partiti nel 2013 quando chiesi all’Arcivescovo Scola e altri esponenti di varie Chiese, evangeliche, valdesi ortodosse di collaborare ecumenicamente per un progetto comune e non solo nel dialogo interreligioso teorico”. “Assieme a Coreis, a Giorgio Mortara e a Rosanna Supino dell’Ame e professionisti sanitari come Alberto Scanni e a vari medici e giuristi abbiamo realizzato” ha detto Fumagalli “iniziative rivolte alla cura e alla guarigione dei pazienti, mettendo in pratica il principio del prenderci cura dei bisognosi in nome del principio talmudico, ricordato anche da Rav Arbib, del Tikkun Olam, la guarigione e la riparazione del mondo”.
Da segnalare l’intervento di Giorgio Mortara vicepresidente Ucei e presidente onorario dell’Ame che ha evidenziato la stretta collaborazione con la Regione, “ci siamo visti in questa sala lo scorso 7 febbraio per un importante progetto che ha coinvolto Ucei, Ame, Israele e Villa Santa Maria nella diagnosi dei disturbi psicomotori infantili e ora torniamo con gioia a essere qui per questo libro.” “Insieme per prenderci cura” ha ricordato il dott. Mortara “non è uno slogan ma una visione nuova della cura dei pazienti assistendolo non solo a livello medico ma anche spiritualmente e un’occasione di confronto continuo.” Mortara ha raccontato del corsi e degli incontri interreligiosi tenuti assieme a medici, ginecologi e anestesisti e delle riflessioni e degli spunti non solo teorici ma concreti che ne sono derivati riguardo al rispetto delle diversità religiose dei pazienti, ai luoghi di culto e di preghiera o ai pasti adeguati seguendo i dettami alimentari delle fedi. “Questo testo “ ha affermato “riassume il lavoro e l’esperienza di questi anni col gruppo, è scaricabile gratuitamente e fruibile da tutti. Il rispetto delle identità religiose e culturali è alla base di tutto”.
In conclusione sono intervenuti Turrini della Coreis e Mutillo, presidente Ipasvi, Collegio interprovinciale Infermieri professionisti. Turrini ha ringraziato le comunità religiose e i professionisti per la preziosa collaborazione a questo testo mettendo l’accento sull’importanza della salute nell’Islam e del dialogo fra religioni citando il Corano. Mutillo ha parlato della centralità dell’accoglienza e dell’ascolto alternando due principi che sembrano antitetici ma sono complementari come “l’uguaglianza fra pazienti, tutti hanno bisogno di cure allo stesso modo e le differenze fra persone e fedi, ognuna con la sua specificità”.
Soddisfatto dell’iniziativa l’assessore Gallera ha concluso “questo libro è di grande valore soprattutto in questa fase storica dove accadono attentati gravissimi e incomprensibili dove un ragazzi decidono di eliminare altri loro coetanei e connazionali senza nessun motivo. Questo fa vacillare molti elementi di tolleranza e rende insicure le nostre società. Spero che questo libro induca a riflettere e a lavorare tutti assieme con attenzione e sensibilità e a reagire nel nostro piccolo a questa situazione.”