di R. C.
A Milano, organizzato dal CDEC, arriva il Festival “Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano”. Alla sua 16a edizione, la rassegna offre quest’anno un programma distribuito su due settimane
Non solo le serie israeliane, non solo Fauda o Shtisel, ma anche il cinema sta vivendo una esplosiva stagione di creatività oggi in Israele. Commedie romantiche e documentari, thriller e rari filmati d’epoca, attualità, storia, vita vissuta. C’è la vicenda di Roman Vishniac, con un docu-film sul fotografo-poeta che con i suoi click colse il mondo degli shtetlach e della yiddishkeit con scatti memorabili e preziosi, passati alla storia e capaci di documentare gli ultimi bagliori di un mondo sprofondato nelle tenebre della Shoah.
C’è anche la storia di due ragazzi single ultraortodossi alla ricerca dell’anima gemella, una vicenda alla Romeo e Giulietta, ma in chiave comica e spiritosa.
Queste e molte altre saranno le pellicole proiettate dal 15 al 29 ottobre 2023 per la Nuova Rassegna di Cinema Ebraico e Israeliano, organizzata dalla Fondazione CDEC in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, presso la Cineteca Milano Arlecchino.
Quest’anno l’evento, alla sua sedicesima edizione, avrà una veste parzialmente rinnovata. Le proiezioni avverranno, infatti, distanziate fra di loro per consentire al pubblico di avere la possibilità di intervenire con maggiore assiduità, anziché dover seguire una maratona di cinque giorni consecutivi, un’esperienza affascinante e intensa, ma forse solo adatta ai cinefili.
Come da tradizione, le pellicole in programma, provenienti da Israele e da altri Paesi, hanno la peculiarità di trattare temi legati alla storia e alla cultura ebraica, con una finalità tanto divulgativa – diffondere una conoscenza più approfondita delle tradizioni e della cultura della minoranza ebraica, presente da secoli in Italia – quanto di crescita sociale, ampliando la sensibilità sul pregiudizio antiebraico, ancora presente, e contribuendo così all’educazione e al rispetto delle diversità, valori molto importanti per l’ebraismo.
Un altro aspetto della rassegna è l’alta qualità dei film in cartellone, individuati all’interno di un’attenta selezione basata sui grandi festival del cinema ebraico nel mondo, tra i quali, l’International Jerusalem Film Festival, il New York Jewish Film Festival, le Festival du Cinéma Israélien de Paris, l’UK Jewish Film Festival.
Di grande interesse anche i temi affrontati nei film. Si inizia con una storia straordinaria agli albori dello Stato d’Israele con La Terre Promise. Si tratta di un film muto, un piccolo gioiello datato 1925, che sarà introdotto dal regista Ruggero Gabbai, il quale ne ha curato la riedizione, e accompagnato dalla musica di Manuel Buda. A seguire Vishniac, presentato da Ruggero Gabbai e Daniela Scala, un documentario sull’esistenza e le opere del fotografo omonimo, che accompagna lo spettatore in un viaggio affascinante dalle strade cosmopolite della Berlino prebellica agli shtetl in Polonia e Lituania fino agli uffici di Princeton di Albert Einstein.
Sulla scia di Shtisel e di altre serie televisive presenti sulle principali piattaforme internazionali, Matchmaking, spiritoso e dolcemente romantico, racconta la vicenda, non priva di difficoltà, di due giovani single religiosi in cerca dell’amore della vita.
Chiude la rassegna Judas, tratto dall’omonimo romanzo di Amos Oz, a testimonianza della sempre feconda relazione tra cinema e letteratura in Israele. Il film affronta un groviglio di relazioni che tocca anche la questione delle radici dell’antisemitismo, le origini del conflitto arabo-israeliano e la complessa realtà dello Stato.
Le ultime due pellicole saranno introdotte da Sara Ferrari, direttrice scientifica del progetto.
Il programma completo sarà presto disponibile sul sito della Fondazione CDEC.
Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano
15-29 ottobre 2022
Cinema Arlecchino,
via San Pietro all’Orto 9
Direttrice Scientifica Sara Ferrari
A cura di Nanette Hayon
e Anna Saralvo
*i film verranno proiettati
in lingua originale con sottotitoli
in italiano