GECE 2024: come trovare la persona giusta e costruire una famiglia ebraica? Incontro speciale su Shidduch e matchmakers nell’era digitale

di Roberto Zadik
Argomento fondamentale nella tradizione ebraica è il matrimonio che rappresenta l’inizio di ogni nuova famiglia, ma ben poco si parla del ruolo delle sensali, dette shadchaniot, che nel mondo ortodosso aiutano  le persone a trovare l’anima gemella. Proprio lo Shidduch e le sue caratteristiche e l’applicazione Shidduchgram sono stati il tema centrale dell’incontro Lo Shidduch il ruolo dei matchmakers e dei siti di incontri online. Moderato e presentato dalla consigliera comunitaria Manuela Sorani, l’evento tutto al femminile ha concluso il  vasto programma della Gece 2024 a Milano.

L’iniziativa ha riunito tre protagoniste del mondo degli shidduchim come Shana Tibi, collegata da Israele,  sensale professionista direttrice dell’agenzia Curated connection che si occupa della formazione di nuove coppie con una rete che opera in tutto il mondo, Rivki Hazan, moglie di rav  Hazan, prima maestra e ora direttrice del Merkos, organizzatrice di shidduchim soprattutto nel mondo religioso e Michal Sharabani che, come ha ricordato la Sorani, “ha un approccio più moderno avendo creato, nel 2020, la piattaforma Instagram Shidduchgram” che organizza incontri zoom dopo aver verificato la serietà dei partecipanti.

Tre approcci e tre mondi diversi che si sono confrontati fra loro partendo dalla spiegazione del concetto di Shidduch e dalle relative risposte al  quesito su cosa si basi. La prima a spiegarlo è stata Shana Tibi:  “È il modo di aiutare le persone di religione ebraica a formare una coppia, trovando la giusta combinazione per ognuno, coinvolgendo sia i giovani che le famiglie; ci sono, infatti, svariati fattori da considerare, dal livello di osservanza religiosa, al tipo di persona ricercata e, ogni volta, chiedo una serie di quesiti per arrivare alla chuppà e al matrimonio”. Successivamente, alla stessa domanda ha risposto la direttrice del Merkos Rivki Hazan che ha illustrato la visione religiosa dello Shidduch. Nel suo discorso ha spiegato che “Hashem ha creato il mondo per avere una casa nel mondo fisico e questo è il primo precetto che ha dato a tutto il Creato, creando per ultimo l’uomo”. “Adam era, inizialmente, un essere unico, maschio e femmina nel contempo, poi  Hashem ha proceduto a dividerlo in due” come ha spiegato  citando la Torà, “perché Egli non voleva che l’uomo fosse da solo e ognuno di noi ha bisogno di un aiutante e di un opposto, così lo divise in due metà ben definite che quando si uniscono diventano una cosa sola”. Il Comandamento “proliferate e moltiplicatevi – ha proseguito – è sempre stato uno dei precetti più importanti per un ebreo osservante” ma  a, questo proposito, nel suo discorso ha chiesto “come è possibile che nella società ortodossa come la nostra dove il contatto fra ragazzi e ragazze è quasi inesistente  ci si possa aspettare che si adempia a questa mitzvà?” Questo è per la Morà il compito della sensale che suggerisce dei potenziali coniugi e li istruisce attraverso vari appuntamenti. Infatti il termine Shidduch significa “Abbinare”.  La direttrice del Merkos ha proseguito ricordando che “ognuno può essere uno shadchan ma  esserlo professionalmente è un mestiere che richiede comprensione della natura umana, determinazione, creatività e capacità di marketing”.

Subito dopo la terza ospite, Michal Sharabani ha spiegato di essere entrata nel mondo degli shidduchim motivata dalla volontà di aiutare due persone a sposarsi e a creare una famiglia ebraica,  ricordando di aver cominciato questo lavoro nel 2020. Nel suo intervento ha ricordato di aver creato un network grande poiché “molti mi chiedevano se conoscessi qualcuno per loro e così sono nati tanti matrimoni anche se mi piace chiamarlo aiuto e non lavoro”.  “Dopo una settimana mi hanno scritto trecento persone che stavano cercando qualcuno” ha evidenziato, raccontando di aver organizzato delle feste per far incontrare la gente nella vita reale.

Ma chi si rivolge alle sensali, i giovani o i genitori?  e che tipo di persone si rivolgono a loro? Shana Tibi ha risposto “soprattutto persone serie che vogliono sposarsi e sono rimaste scoraggiate dagli incontri online, gente che vuole ampliare la sua cerchia di conoscenze; io intendo aiutarli capendo le loro preferenze e cercando di soddisfare le varie esigenze. Il mio compito è mettere assieme le persone”.

Nell’incontro la Sorani ha chiesto se ci sono delle responsabilità in questo lavoro e Shana Tibi ha sottolineato l’importanza di non deprimersi in caso di insuccesso, di riprovarci, cercando di negoziare con le parti. “La sfida è conoscere a fondo il cliente e capire i suoi effettivi bisogni”. Ma qual è l’aiuto delle tecnologie? Le applicazioni servono oppure è meglio rivolgersi alle shadchaniot?  Tutte le partecipanti all’evento hanno concordato sull’importanza delle sensali e, a questo proposito, la Mora Rivki Hazan ha sottolineato che  “solitamente sono i genitori dei ragazzi che avvicinano le sensali che sono quasi tutte donne e poi saranno i ragazzi a uscire da soli fra di loro. Nessun figlio è stato costretto o forzato ma quando sono pronti, si va dalle shadchaniot che sono molto preparate e fanno domande precise su chi siano le persone”. “Oggi i ragazzi viaggiano molto, non ci sono confini ormai e, come diceva Shana, il compito della shadchanit non è solo selezionare le persone ma seguirle nelle fasi dei loro incontri”.