Foto in senso orario da sinistra in alto: rappresentazione di embrione, Salistick, Lumen, BeeHome 4. (Time)
di Michael Soncin
Israele ha chiuso l’anno entrando nella classifica Best Inventions 2023, stilato della rivista statunitense Time con 9 invenzioni, un numero record se considerato per una sola nazione, visto che le innovazioni in totale sono 200 (e 50 menzioni speciali) e riguardano i paesi di tutto il mondo. Anche l’Italia tra i selezionati.
Da ormai due decenni, ogni anno il noto periodico con diffusione internazionale dedica una rassegna alle ideazioni più interessanti. Prodotti e servizi «che rendono il mondo migliore, più intelligente o semplicemente più divertente». Sono stati presi in considerazioni settori emergenti come l’intelligenza artificiale, l’industria dell’energia verde e il tema caldo della sostenibilità, tenendo in esame punti come l’originalità, l’efficacia e l’impatto nella società.
1. Embrione umano artificiale: aiuterà a comprendere la fertilità
All’Istituto Weizmann di Rehovot dei ricercatori hanno prodotto in laboratorio dei modelli di embrioni umani sintetici. Il biologo Jacob Hanna ha spiegato che per ragioni anche di carattere etico ci sono molti aspetti sulle prime settimane di vita dell’embrione che non conosciamo. Gli scienziati sono riusciti a far crescere gli pseudo-embrioni umani fino al 14° giorno. Tutti ottenuti a partire da cellule staminali senza l’utilizzo di spermatozoi e cellule uovo. Lo studio pubblicato su Nature ha le potenzialità per fornire per la prima volta nuove informazioni su aspetti importanti riguardanti la fertilità e l’aborto spontaneo.
2. Salistick: test di gravidanza salivare
È incredibile a dirlo ma i test di gravidanza che si basano sulle urine risalgono a 3200 anni fa. Oggi l’azienda biotecnologica Salignostics ha creato Salistick il primo test di gravidanza al mondo effettuato dalla saliva, in grado di fornire il risultato in 10 minuti con un’attendibilità del 95%. In attesa di approvazione dalla FDA è attualmente è in vendita nel Regno Unito. Un’ottima alternativa per tutte le persone disgustate dall’ormai vetusto esame.
3. Lumen: misura instantanea del metabolismo
Capire se il proprio corpo in quel determinato momento sta bruciando più grassi o carboidrati? Questo è possibile grazie a Lumen, un dispositivo portatile sviluppato dalle sorelle gemelle Merav e Michal Mor. Simile ad un etilometro è in grado di misurare i livelli di anidride carbonica analizzando la respirazione, dando consigli sul metabolismo tramite un’applicazione, per aiutare le persone su come bilanciare alimentazione, esercizio fisico e riposo.
4. BeeHome 4: alveare salva api
Più volte si è parlato della progressiva scomparsa delle api, delle pesanti conseguenze che ne potrebbero derivare e di quali soluzioni escogitare per correre ai ripari. Beewise ha inventato l’alveare BeeHome 4 che attraverso l’intelligenza artificiale e la robotica mantiene le api in salute e pronte all’impollinazione, proteggendole da quello che è considerato uno dei più acerrimi nemici, ritenuto – secondo gli apicoltori americani – la causa della scomparsa di intere colonie nella stagione invernale 2020-2021: un acaro parassita, il cui nome scientifico è Varroa destructor.
5. bGen: batteria sostenibile
La startup Brenmiller ha dato vita a bGen, una batteria ecosostenibile che si carica per mezzo dell’energia solare o eolica. L’energia generata viene poi convertita in calore che riscalda delle rocce frantumate, ad altissime temperature, per ottenere in base alle necessità: vapore, acqua o aria calda. Una rivoluzione nel settore dell’ingegneria verde a zero emissioni, con già una prima fabbrica da poco inaugurata in Israele.
6. Spacetop: schermo RA
Tamir Berliner e Tomer Kahan della Sightful hanno ideato Spacetop, un computer portatile che funziona con la realtà aumentata (RA). Indossando un paio di occhiali leggeri si apre uno schermo virtuale da 100 pollici dove si può vedere quanto proiettato praticamente in qualsiasi luogo. Il laptop ‘indossabile’ frutto della RA può essere controllato con una tastiera o un trackpad wireless. “Non importa se vi trovate in un bar o in aereo: il vostro spazio di lavoro gigante e ottimizzato rimane lo stesso, ed è completamente privato”, ha affermato Berliner.
7. UBQ: nuova vita ai rifiuti non riciclabili
Tramutare i rifiuti organici non riciclabili in termoplastica – a base biologica. La società israeliana di cleantech UBQ ha letteralmente come missione trasformare il maggiore numero possibile di spazzatura. Dopo averla lavorata e sminuzzata viene fusa in fibre, cellulosa e zuccheri, per dare origine a piccoli pellet utili a realizzare nuovi prodotti. Questo mese a gennaio 2024 è prevista l’apertura del primo impianto su scala industriale nei Paesi Bassi.
8. IoT Pixel: francobollo tecnologico
La compagnia Wiliot con sede in Cesarea ha progettato un sistema per calcolare le emissioni di CO₂ durante le spedizioni delle merci conteggiando l’insieme di ogni singola fermata. Il calcolo può essere fatto su ogni singolo prodotto. IoT Pixel ha le dimensioni di un francobollo e può essere attaccato su qualsiasi oggetto, dagli alimenti, ai medicinali, fino a beni di grandi dimensioni come le automobili. Al costo di circa 10 centesimi l’uno è capace di inviare i dati in tempo reale tramite il Bluetooth. Utile alle aziende al fine di capire come ridurre le emissioni inquinanti.
9. Sensibo Air Pro: aria più pulita
Nella categoria delle menzioni speciali c’è il dispositivo Sensibo Air Pro che abbinato a condizionatori o a pompe di calore, aiuta nel risparmio energetico e nel migliorare la qualità dell’aria.
Anche l’Italia nella selezione
L’Italia ha ottenuto la prestigiosa nomina con una creazione davvero insolita: la prima batteria ricaricabile interamente commestibile. A svilupparla sono stati i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT di Milano. Potrebbe rivelarsi utile non solo per i dispositivi medici che vengono inseriti nel corpo, ma anche nel prevenire gli incidenti, che si verificano spesso, quando le normali batterie vengono ingerite dai bambini, provocando lesioni devastanti.
Da menzionare c’è anche Jean Maillard, ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale applicato alla linguistica, nato a Genova da madre italiana e padre francese, che assieme ai colleghi del gruppo di ricerca della Silicon Valley ha creato un traduttore automatico che riesce a tradurre quasi 100 lingue, sia dal testo che dal parlato. SeamlessM4T, del gruppo Meta di Mark Zuckerberg, può tradurre sia da voce a voce, sia da testo a testo, ma anche da voce a testo e viceversa. Si tratta di un traduttore con un sistema più efficiente rispetto ai precedenti e soggetto a meno errori.