“Gli ebrei e il jazz”, la conferenza online di Kesher di domenica 27 ottobre

Kesher

di Redazione
Domenica 27 ottobre 2024 alle ore 17.00 si terrà la conferenza online Gli ebrei e il jazz.

Dopo i neri americani, gli ebrei sono stati i protagonisti più importanti della storia del jazz sino ai nostri giorni. 

Ne parliamo con Gianni Gualberto Morelembeim e Roberto Zadik

Introduce e modera Sara Modena

L’evento organizzato da Kesher sotto la guida di Paola Hazan Boccia avverrà in diretta streaming su zoom e successivamente disponibile per la libera visione sui nostri social.

Link zoom: https://us06web.zoom.us/j/82361799294?pwd=OWNkc0pBNDFndG5OTDBENkd1ODBVdz09

ID riunione: 823 6179 9294
Codice d’accesso: 047967

Ricordiamo che l’evento online è gratuito e aperto liberamente a tutti.

 

Gli ebrei e il jazz
Da Gershwin a Benny Goodman  alla scena israeliana, un evento speciale sul Jazz ebraico

Come il Blues anche il Jazz viene spesso associato ai giganti afroamericani da Miles Davis a Louis Armstrong, dimenticando lo straordinario contributo del mondo ebraico statunitense ashkenazita. Quale il rapporto fra il jazz e gli ebrei e i principali artisti che ne segnarono la storia e l’evoluzione? Su questo tema, approfondendo varie curiosità e aneddoti sui più grandi musicisti ebrei, dal compositore Gershwin e la sua immortale Summertime, ai virtuosi clarinettisti swing come Benny Goodman, rifletteranno il musicologo Gianni Morelembaum Gualberto e il giornalista Roberto Zadik. Introdotti dall’Assessore alla Cultura Sara Modena, i due studiosi si addentreranno nelle audaci contaminazioni e nello sperimentalismo inquieto di questi artisti che, come Benny Goodman con la sua orchestra interrazziale formata da musicisti bianchi e neri e il geniale sassofonista Stan Getz con la sua fusione fra jazz e musica brasiliana, lottarono contro ogni razzismo e discriminazione.

Divisi fra il loro retroterra Est Europeo e una forzata americanizzazione, spesso assimilati con la società circostante, questi musicisti cambiarono per sempre la storia e lo sviluppo del Jazz con il loro sound rapsodico e coinvolgente come Gershwin con la sua celebre Rapsodia in blu caleidoscopio di suoni e influenze musicali.

Durante l’evento, spazio anche a film come Il cantante di Jazz, primo film sonoro, che racconta la tormentata vicenda del figlio di un rabbino interpretato dal vivace attore ebreo lituano Al Jolson, vero cognome Yoelson che si ribella alla famiglia per seguire i suoi sogni.

Curiosità, aneddoti e riflessioni e gran finale col jazz israeliano e artisti incredibili come l’ortodosso Daniel Zamir in una sua versione esplosiva dell’inno nazionale Hatikwa

 

 

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