di Redazione
Torino, Venezia, Trieste, Bologna, Ferrara, Firenze, Roma, Trani, Bova Marina e Siracusa. Dieci tra le città turistiche più significative per la storia passata e presente delle comunità ebraiche in Italia, con le loro sinagoghe, i cimiteri, i musei o i siti archeologici. Dieci località che racchiudono un inestimabile patrimonio ebraico, artistico e culturale che il Touring Club Italiano racconterà in una nuova guida turistica redatta in collaborazione con Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, dal titolo ‘Viaggio nell’Italia ebraica. Le meraviglie di una cultura millenaria’. Il volume uscirà in circa 5.000 copie in tutte le librerie il 12 settembre e sarà presentato al pubblico domenica 15 settembre in occasione della Giornata della Cultura Ebraica a Torino, città capofila in Italia dell’edizione 2024.
“A seguito dell’incontro con la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici d’Italia – spiega a Mosaico Bet Magazine la responsabile editoriale del Touring Club Italiano Cristiana Baietta -, è nata l’idea di una guida sui luoghi ebraici in Italia con una serie di indicazioni utili per il viaggiatore, che poi è il fine di una guida turistica. Il volume è stato ideato insieme ai curatori e autori Baruch Lampronti e Annie Sacerdoti, con la quale lavoriamo da decenni perché il Touring Club ha già pubblicato opere sui luoghi ebraici. Anni fa abbiamo pubblicato con lei una guida ai luoghi ebraici dell’Emilia Romagna ebraica e una guida sulla Toscana ebraica. Un’altra guida a luoghi ebraici, sempre firmata da Annie Sacerdoti, è quella pubblicata da Marsiglio. Baruch Lampronti e Annie Sacerdoti sono i massimi esperti in materia in questo momento e riescono a tradurre i contenuti a livello divulgativo e abbiamo deciso di scegliere dieci mete fra le più significative per la storia delle comunità ebraiche in Italia, dove ci siano anche sinagoghe, cimiteri, parti di ghetti o siti da visitare oppure musei. Una selezione di luoghi che va da Nord a Sud: partiamo da Torino per giungere fino a Bova Marina, Siracusa e Trani. Questa è la novità di questa guida, visto che la parte del Sud Italia è poco descritta in altre pubblicazioni su temi ebraici. Inoltre, la guida rimanda con relativi QR code agli approfondimenti contenuti nel sito Visit Jewish Italy, su cui il visitatore trova molte più informazioni rispetto alle sintesi che abbiamo fatto per il libro. Il volume si inserisce nella collana ‘Territori’, che descrive quelli che sono i comprensori turistici, ma noi riteniamo che anche il tematismo sia più o meno un comprensorio turistico: descriviamo un tema rispetto a una geografia, che in questo caso è l’Italia”.
“Da tutta la vita mi occupo di turismo ebraico e ho redatto molte guide – racconta a Mosaico Bet Magazine Annie Sacerdoti, per anni direttrice del Bollettino della Comunità ebraica di Milano -. Quando sono diventata consigliera della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici d’Italia ho proposto, già dal 2015, di pubblicare il sito web Visit Jewish Italy, che riporta tutta una serie di luoghi ebraici con la storia, le foto e le loro caratteristiche in funzione turistica, cioè divulgativa. Fra questi, non è stato facile decidere quali inserire nella Guida del Touring Club Italiano. Non abbiamo scelto le località principali, ma quelle che hanno una facilità di accesso maggiore e che sono le più attrezzate per accogliere turisti. Non sono necessariamente le più belle e c’è molto di diverso in tutta quanta l’Italia, ma sono quelle in cui arriva il visitatore. La novità, diciamo, è stata pubblicare alcune informazioni sulla guida con accanto dei QR code che rinviano al sito Visit Jewish Italy, in italiano e in inglese, dove abbiamo schedato tutta l’Italia ebraica. Per la guida cartacea avevamo un certo numero di pagine da poter utilizzare e un certo numero di foto da poter pubblicare, così abbiamo preferito redigere un libro ‘veloce’, ma che dia la possibilità di venire utilizzato in modo molto più ampio”.
Sul volume, dopo la descrizione di ognuno dei dieci luoghi prescelti, sono anche riportati i nomi di altre località interessanti dal lato della storia ebraica che il viaggiatore può incontrare andando in giro per la regione in cui si trova. Dopo aver visitato Venezia, per esempio, il turista può considerare di andare Padova o Verona, oppure, dopo Torino, può scegliere di recarsi a Casale Monferrato, alla scoperta di siti e beni culturali di altissimo valore. Dopo le pagine su Bologna e Ferrara la guida riporta invece una presentazione del Meis di Ferrara, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
“Il target del volume è il turista curioso – specifica Annie Sacerdoti -, anche perché si tratta di un turismo un po’ specializzato, ma che interessa a molti, soprattutto non ebrei. Ci sono cose che sono rimaste per moltissimo tempo sconosciute, ma che oggi possono suscitare notevole attenzione. Pensiamo ad esempio che per la Giornata Europea della Cultura Ebraica verranno aperte al pubblico cento località in Italia”. Il volume si rivolge comunque a un pubblico ebraico e non ebraico, italiano e internazionale, e riporta infine un elenco di ristoranti e servizi kasher suddiviso per località. “Abbiamo pubblicato solo i contatti dei ristoranti kasher che sono riconosciuti dal rabbinato – specifica Sacerdoti -. In alternativa, per il visitatore è possibile telefonare alle singole comunità”.
“Il viaggiatore che supera le Alpi entrando nel ‘Bel Paese’, sulle orme dei Grand Tour dell’Ottocento, non resterà deluso. Gli si presenterà ancora un mosaico di luoghi pieni di storie, differenze naturali e straordinari monumenti artistici, molti dei quali legati alla presenza ebraica, diffusa capillarmente in tutta la penisola – sottolineano nell’introduzione del volume Annie Sacerdoti e Baruch Lampronti -. Attraverserà a Venezia il primo ghetto della storia, a Torino alzerà gli occhi verso la guglia della Mole, nata come sinagoga, scenderà a Firenze entrando nella grande sinagoga dell’Emancipazione, a Roma troverà la più antica comunità della diaspora occidentale. In tutto il meridione scoprirà testimonianze di una numerosa presenza ebraica, troncata con le espulsioni del XV e XVI secolo. Sarà un peregrinare tra monumenti, storie, leggende, assaggiando gusti antichi, senza fretta né desiderio di ripartire”.
“La proposta del Touring Club Italiano di pubblicare una guida a dieci tra i più suggestivi scrigni del patrimonio culturale ebraico ha immediatamente incontrato l’entusiastica adesione e la fattiva collaborazione della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, in perfetta coerenza con le sue finalità istituzionali – scrive a proposito il presidente della Fondazione Dario Disegni -. Dal 1986, anno della sua istituzione da parte dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Fondazione si occupa infatti della salvaguardia e della valorizzazione del vasto patrimonio artistico e culturale dell’Italia ebraica, parte integrante della storia e della cultura italiana. Un patrimonio diffuso su tutto il territorio della penisola, che testimonia la presenza di una Comunità Ebraica in Italia da oltre duemiladuecento anni […] La promozione di un turismo culturale qualificato alla scoperta delle località sedi di importanti e affascinanti beni storico-artistici ebraici rappresenta quindi uno degli obiettivi fondamentali dell’attività della Fondazione […]. Un’iniziativa che ci auguriamo troverà favorevole accoglienza da parte di un vasto pubblico di appassionati di arte e di cultura, che potranno scoprire un patrimonio probabilmente ancora poco conosciuto, che sarà in grado di sorprenderli e di arricchirli.”
(Nella foto, gli interni della sinagoga di Firenze)