di Nathan Greppi
Se prima del 7 ottobre 2023 la maggior parte dei critici d’Israele negava di sostenere il terrorismo jihadista, dopo quella data la maschera è definitivamente caduta; basti pensare che per la manifestazione filopalestinese organizzata a Roma per il 5 ottobre 2024, il movimento dei Giovani Palestinesi in Italia ha fin da subito dichiarato testualmente di voler celebrare il 7 ottobre come la “data di una rivoluzione”.
In occasione del primo anniversario di quel tragico giorno, la giornalista ed ex-deputata italo-israeliana Fiamma Nirenstein ha provato ad interrogarsi e a fornire possibili risposte su come e perché siamo arrivati a questa situazione, con la pubblicazione del saggio La guerra antisemita contro l’Occidente.
Scritto con il supporto della giornalista Nicoletta Tiliacos e introdotto da una prefazione di Dan Diker, direttore del Jerusalem Center for Public Affairs, il libro racconta alcuni dei peggiori episodi d’odio avvenuti in Italia e nel mondo che hanno riguardato non solo gli israeliani, ma anche gli ebrei in quanto tali; basti pensare alle minacce e intimidazioni nei confronti degli studenti ebrei nei campus americani, o all’episodio dell’adolescente ebrea che a Parigi è stata violentata da un gruppo di suoi coetanei.
Non mancano inoltre i collegamenti tra passato e attualità in una prospettiva storica, per inserire i recenti avvenimenti in una cornice più ampia; ad esempio, l’autrice ricorda come fu l’Unione Sovietica, al termine della Guerra dei Sei Giorni nel 1967, a diramare ai movimenti comunisti e terzomondisti di tutto il mondo il messaggio secondo cui Israele doveva essere dipinto come un paese colonialista e razzista, al fine di demonizzarlo e delegittimarne l’esistenza stessa. Un luogo comune che, a decenni di distanza dallo scioglimento dell’URSS, continua a prosperare ancora oggi, veicolato negli ambienti dell’estrema sinistra antioccidentale e in particolare nel mondo accademico.
In conclusione, il libro della Nirenstein è un forte grido di rabbia verso un Occidente che sembra non riuscire più a distinguere tra aggrediti e aggressori, tra il bene e il male. Ma è anche un grido di allarme, per mettere in guardia il lettore dai rischi che corre l’Occidente se insisterà nel prendere una china pericolosa.
Fiamma Nirenstein, Nicoletta Tiliacos, La guerra antisemita contro l’Occidente, Giubilei Regnani, pp. 206, 18,00 €.