di Nathan Greppi
Una storia di salvezza e di generosità durante la guerra e le persecuzioni nazifasciste. Raccontata in un diario da un testimone di quei tempi bui
Durante la Seconda Guerra Mondiale, furono moltissimi gli ebrei che riuscirono a scampare ai rastrellamenti nell’Italia occupata grazie a non ebrei che li nascosero mettendo a rischio la propria vita. Spesso queste storie non vengono tramandate e rischiano di cadere nell’oblio. Ha perciò un valore profondo il diario di Alessandro Smulevich (1923 – 2002), nato a Fiume da una famiglia ebraica polacca con la quale, in Toscana, venne nascosto dalle famiglie Matti e Angeli di Firenzuola, piccolo borgo sull’Appennino in provincia di Firenze.
Nel 2017 i figli di Alessandro, Ermanno e Giulietta, insieme al figlio di Ermanno, il giornalista Adam, hanno ritrovato il diario del padre, dal quale è iniziato un lungo lavoro di ricerca che ha portato Yad Vashem a conferire, nel 2021, ai discendenti dei suoi salvatori il titolo di Giusti tra le Nazioni. Ora è stato pubblicato il diario di Alessandro, con il titolo Matti e Angeli.
Il libro racconta come questa famiglia riuscì a sopravvivere nel corso della guerra, sfuggendo alle ricerche dei nazifascisti. In un arco di tempo che va dal luglio 1943 al dicembre 1944, Alessandro Smulevich racconta ogni giorno gli avvenimenti più importanti: le ore in ufficio prima della fuga, la gioia provata quando cadde Mussolini e lo sgomento per l’arrivo dei nazisti dopo l’8 settembre, la paura di essere rintracciato quando era nascosto a Firenzuola. Alla fine di ogni giornata, riporta ciò che ha sentito alla radio, l’arretramento delle forze dell’Asse e l’avanzata delle truppe Alleate che infondeva speranza.
Ogni capitolo del diario è preceduto da un’introduzione che spiega il contesto storico e politico di quei giorni bui. Nella seconda parte del libro, i curatori raccontano la storia della famiglia Szmulewicz, come si chiamava prima di giungere a Fiume dalla Polonia rurale; da quando il padre di Alessandro, Sigismondo, giunse nella città alla fine della Prima Guerra Mondiale fino alla Shoah, passando per l’occupazione fiumana da parte di Gabriele D’Annunzio. Vengono riassunte le vicende degli ebrei internati o nascosti dopo l’8 settembre 1943 nel comune di Firenzuola.
Quella degli Smulevich, dei Matti e degli Angeli è una storia che parla di coraggio e di empatia, di eroismo e di solidarietà, che dimostra come è nelle situazioni più disperate che i Giusti dimostrano il proprio valore.
Alessandro Smulevich, Matti e Angeli. Una famiglia ebraica nel cuore della Linea Gotica. Diario 1943 -1944, a cura di Luciano Ardiccioni, Rosanna Marcato ed Ermanno Smulevich, Pendragon, pp. 358, € 20.00