L’Adei-Wizo ha presentato alle lettrici milanesi la terna dei libri scelti dalla giuria selezionatrice per l8° Premio letterario Adei-Wizo: tra questi, Gli scomparsi, di Daniel Mendelsohn.
Gli scomparsi è la storia di un viaggio, cinque anni intorno al mondo per cercare di rispondere a una domanda che Daniel Mendelsohn si era posto ancora bambino molti anni prima: cosa è davvero accaduto allo zio Shmiel durante lOlocausto?
Le favolose storie del nonno raccontavano uninfanzia passata nella città di Bolechow, Polonia, allinizio del secolo, ma si interrompevano intorno al destino del fratello, di sua moglie e delle quattro figlie. I membri della famiglia evitavano di parlare del misterioso Shmiel, tranne qualche sussurro o frettolosa conversazione in yiddish. È da questi frammenti che Daniel avvia la sua ricerca.
Molti anni dopo Mendelsohn scopre una serie di lettere disperate che Shmiel indirizza al nonno nel 1939 ed è colpito dai frammentari racconti di un terribile tradimento. Decide allora di trovare i testimoni del destino dei suoi parenti, gli unici dodici ebrei di Bolechow ancora in vita. La ricerca lo condurrà insieme al fratello Matt (un fotografo le cui immagini illustrano il libro) attraverso quattro continenti, per confrontarsi con le abissali discrepanze tra la verità e la finzione, tra il ricordo e i fatti, tra il racconto e la realtà. Il viaggio si concluderà nel paese dove tutto ebbe inizio e dove ancora a distanza di decenni le tracce di quegli eventi attendono un testimone.
Sospeso tra il presente e un oscuro passato, Gli scomparsi è unodissea e un viaggio nella memoria e nellinfanzia, nel tormento di una generazione cancellata. Al tempo stesso è una provocatoria e inedita riflessione sulla tradizione ebraica e sui testi biblici, cronaca di una tragedia universale, appassionata commemorazione. Un racconto morale e letterario capace di accostare il dolore e lerudizione riscattando ciò che il tempo smarrisce.
Daniel Mendelsohn, Gli scomparsi, Neri Pozza, pp 736, euro 20,00