di Redazione
In contemporanea con la serata Kesher su “Musica israeliana e ebraismo”, martedì 15 giugno esce sul sito www.librificio.com l’ebook Isratour di Roberto Zadik, incentrato sulla musica pop israeliana e la società del Paese.
Di Israele si parla spesso, ma non della sua società estremamente multiculturale e stimolante né della sua musica pop che ne è lo specchio più luminoso ed efficace. Chi sono gli israeliani e quali le loro origini? Come i migliori cantautori del genere pop hanno espresso il loro background famigliare e la loro identità ebraica e israeliana?
Questi sono gli argomenti del nuovo ebook Isratour. L’anima di Israele attraverso la musica israeliana realizzato dal giornalista e ricercatore musicale Roberto Zadik e che uscirà martedì 15 giugno, pubblicato da Librificio, collana della casa editrice Proedi. Il libro esce in contemporanea con la serata di Kesher su “Musica israeliana e ebraismo”.
Isratour è un testo vivace e di facile lettura, la cui finalità è quella di rinnovare l’immagine di Israele e del mondo ebraico, spesso relegata a stereotipi e ideologie; analizzare la società israeliana attraverso la musica di genere pop e i suoi migliori cantautori, dal leggendario Arik Einstein agli esponenti del genere “Orientale”(Mizrahi) come Ofra Haza ai giovani, suddivisi per origine e provenienza famigliare; catalogare insomma il disordinato e vulcanico mondo musicale israeliano.
Nell’introduzione al testo l’autore ha sottolineato la complessità del lavoro di ricerca svolto per realizzare quest’opera. Un affresco socio-musicale globale e inedito in cui ci sono tutte le “anime” di Israele, dai cantautori di famiglie provenienti dal martoriato ebraismo dei Paesi dell’ex Urss, come il paroliere di origini russe Ehud Manor autore di circa duemila canzoni, agli yemeniti che dettero un contributo fondamentale alla musica dello Stato ebraico, come Zohar Argov, Boaz Sharabi o Noa agli artisti di origini nordafricane, specialmente marocchini, molto presenti nel pop israeliano da Avi Toledano alla cantautrice Ninet Tayeb, per arrivare a Yehuda Poliker e alle sue struggenti canzoni dedicate alla Grecia ebraica e alla “sua” Salonicco distrutta dalla Shoah.
In un ebook sintetico e intenso tutto questo e molto altro. In queste pagine il lettore si immergerà nel passato e nel presente di Israele e della sua società, in cantautori capaci di evocare il Ladino delle vecchie generazioni di ebrei greci e turchi o lo Yiddish dei polacco-russi come Chava Alberstein, così come l’Iraq ebraico perduto e rievocato da cantautori come Dudu Tassa che canta in arabo diverse canzoni. Sono presentate così le varie identità ebraiche diasporiche e israeliane e il percorso musicale di ogni autore, sintetizzato e analizzato con le migliori canzoni, elencate nella sezione “Best songs”, con tanto di introduzione e traduzione in italiano dei testi più poetici.
Un lavoro efficace espresso con un linguaggio coinvolgente risultato di anni di ricerche da parte dell’autore, dei suoi studi sulla musica etnica così come sul rock angloamericano e completamente diverso dal suo precedente Isramix. Tanto quest’ultimo uscito nel 2018, pubblicato per i 70 anni dello Stato ebraico, intendeva essere la prima guida alla musica israeliana comprendendo tutti i generi, dalla Classica, al Jazz, all’Heavy Metal, una sorta di mini enciclopedia musicale con schede biografiche molto sintetiche, quanto invece Isratour è del tutto diverso. In tre anni, Zadik ha approfondito, riflettuto, conosciuto nuovi artisti, svelandone le canzoni migliori, spiegando con brevi capitoletti quali sono le peculiarità degli ebrei yemeniti, turchi o polacchi e quali migrazioni compongano la scena musicale pop e la società israeliana. Il volume esce in contemporanea con la serata di Kesher “Musica israeliana e ebraismo” e si concentra sul rapporto fra musica e società israeliana, in un immaginario “tour” all’interno della popolazione israeliana e delle sue influenze culturali e musicali, raccontando all’ascoltatore vari aspetti di Israele e del mondo ebraico, rivelando come la musica israeliana sia uno scintillante e inesplorato universo artistico tutto da scoprire. Anche e soprattutto per merito di libri come questo Isratour, dedicato alla memoria di Amit Biran z’’l e di tutti gli israeliani scomparsi nelle guerre, negli attentati e incidenti.
Per acquistare Isratour: www.librificio.com; per Isramix: www.proedieditore.it
Roberto Zadik, Isratour, Proedi, pp. 68, euro 6,90