di Fiona Diwan
Pochi testi sono stati nei secoli così inaccessibili e ostici come lo Zohar e nel contempo salutati da un successo tale, da una fortuna neppure lontanamente paragonabile ad altri testi, magari più leggibili e chiari. L’enigma della sua nascita, il suo carattere segreto e disomogeneo, la sua condizione di anonimato e oscurità quasi impenetrabili, l’affermazione lenta e inarrestabile attraverso le vicissitudini della storia ebraica. E poi la creazione di un nuovo livello di coscienza religiosa; il suo stile discontinuo, a volte realistico, a volte aulico e solenne, o ancora quel procedere per associazioni “che sembra degenerare in una fuga di pensieri” o che finisce per assumere la forma dei midrashim, dell’allegoria e del sermone medievale.
Punto per punto, Gershom Scholem ci spiega le ipotesi delle origini e della paternità dello Zohar, Il Libro dello Splendore, il suo carattere letterario (e unitario), il contesto storico, la traduzione, la struttura, fino ad affrontare la comprensione dei suoi contenuti, la concezione di Dio e delle sue emanazioni nelle Sefirot. Solo con l’Illuminismo lo Zohar diventerà “il libro delle menzogne” e dell’oscurantismo, per poi ritrovare nei decenni una sua dignità storica, speculativa, poetica e mistica.
Persuaso che la Qabbalà fosse la quintessenza dell’ebraismo, il celebre studioso del misticismo ebraico racconta l’avventura di un testo leggendario con una traduzione del capitolo I Segreti della Torà dedicato ai primi versi di Bereshit. Una visionaria capacità immaginativa, una vertiginosa forza poetica? Ecco, ad esempio, come viene tradotto l’atto della Creazione del mondo: “In Principio, quando la volontà del Re cominciò ad agire, incise segni nell’aura celeste che irradiava intorno a Lui. Una fiamma oscura scaturì nella regione più nascosta dal mistero dell’infinito, En Sof, come una nebbia che prenda forma nell’informe, racchiusa nell’anello di quell’aura, né bianca né nera, né rossa né verde… Solo quando quella fiamma prese misura ed estensione, emise colori splendenti”.
Un piccolo libro-gioiello questo di Scholem, indispensabile per capirne di più.
Gershom Scholem, I segreti della Creazione,
con una nota di Moshe Idel, trad. Gabriella Bemporad, Adelphi, pp 149, € 12,00