Rivka, una vera yiddishe mame, va a trovare suo figlio la vigilia di Shabbat. Il ragazzo frequenta l’università ed è andato a vivere da solo.
Nel piccolo appartamento -due camere da letto, salottino e cucinotto- Rivka trova però non solo il figlio Jakob ma una graziosa signorina, Hanna.
Tutto è già pronto per lo Shabbat, si accendono le candele, si tagliano le challot e si mangia dell’ottimo cibo, preparato da Hanna.
Rivka però è perplessa e appena possibile prende in disparte Jakob. «Che storia è questa! Andare a convivere con una ragazza senza dirlo alla tua mamele?!» «Ma no, che dici, Hanna è solo la mia coinquilina!», si difende Jakob.
Per la notte, Jakob cede alla madre la sua stanza e si prepara il divano nel salottino.
La domenica la madre riparte, con le raccomandazioni di tutte le yiddishe mame.
Il venerdì seguente, Jakob e Hanna preparano la tavola di Shabbat, ma non trovano i candelieri. Sono spariti, non è possibile! Jakob si decide a telefonare alla madre. «Mamele, scusami, non trovo i candelieri, mi dispiace dirlo ma sei entrata solo tu in casa… per caso li hai visti, li hai riposti da qualche parte?….»
«Jakob, i candelieri sono sotto il tuo cuscino, e se tu avessi dormito nel tuo letto te ne saresti accorto!!!»
«……»