di Marina Gersony
Ricca di titoli interessanti e di grande impatto emotivo è la proposta di Neri Pozza in occasione del Giorno della Memoria. Fondata nel 1938, la storica casa editrice si è sempre distinta per la scoperta delle nuove tendenze della narrativa internazionale pur rimanendo fedele all’impostazione originaria. E prestando sempre un’attenzione e una sensibilità costante nei confronti dei temi ebraici. Segnaliamo di seguito i titoli di quest’anno.
Le api d’inverno di Norbert Scheuer
Romanzo finalista al Deutscher Buchpreis 2019, Le api d’inverno di Norbert Scheuer narra la singolare storia di Egidius Arimond, un uomo che svolge la sua attività clandestinamente nella Germania nazista del 1944. Egli costruisce delle cassette cinte da arnie con colonie d’api, una strategia che gli consente di organizzare il trasporto degli ebrei al confine con il Belgio. L’intraprendente Arimond rischia certamente la vita, ma non fa niente per niente: per ogni ebreo trasportato oltreconfine egli si fa pagare duecento marchi. Un profittatore, direte voi. Le cose non sono tuttavia come sembrano: i soldi gli servono per comprare i farmaci antiepilettici per combattere contro la sua malattia, ma anche contro un’altra piaga assai più letale e temibile: quella del nazismo che ha infettato la sua terra, seminando terrore, disperazione, odio e distruzione.
Le api d’inverno di Norbert Scheuer, editore Neri Pozza, collana Bloom, trad. Chiara Ujka, pp. 256, € 18,00
Il ghetto interiore di Santiago H. Amigorena
Pluripremiato e acclamato dalle critiche, Il ghetto interiore di Santiago H. Amigorena, sceneggiatore e scrittore argentino di lingua francese, narra la storia di Wincenty Rosenberg, un giovane polacco squattrinato che arriva in Argentina nel 1928 con solo una lettera di raccomandazione di suo zio per la Banca di Polonia a Buenos Aires. Pieno di iniziative e affascinante, il giovanotto fa strada (ma non in banca) grazie a degli affari più o meno equivoci. Diventa così un argentino a pieno titolo, si sposa, diventa padre, apre un negozio di mobili e per tutti è semplicemente Vicente. La Polonia e Chelm, il quartiere della sua infanzia dove tutti parlavano yiddish, è ormai solo un lontano ricordo. Fino a quando, un giorno, riceve da Varsavia una lettera della madre che gli scrive di come gli occupanti tedeschi abbiano costruito un muro per segregare gli ebrei della città costretti a sopravvivere in condizioni miserabili e disumane. Seguiranno altre lettere drammatiche e Vicente ritornerà a essere intimamente Wincenty, se stesso, l’ebreo Wincenty che assiste impotente al dolore dei suoi cari. Sprofondando nel ghetto interiore dei suoi pensieri che non può comunicare ed esprimere nel nuovo mondo. La giuria selezionatrice ha scelto Il ghetto interiore tra i finalisti della XXI edizione del Premio Letterario ADEI-WIZO Adelina Della Pergola.
Il ghetto interiore di Santiago H. Amigorena, editore Neri Pozza, collana Bloom, trad. Margherita Botto, pp. 144, € 17,00
L’interprete di Annette Hess
Francoforte, 1963. Eva Bruhns, giovane interprete dal polacco, riceve un’inattesa telefonata dalla sua agenzia. In un ufficio situato nel cuore della città stanno cercando un’interprete con urgenza per tradurre delle carte processuali. Ma, come pensa inizialmente Eva, non si tratterà dell’ennesima causa legale per risarcimento danni. Con stupore la giovane si troverà di fronte ad alcuni uomini, tra cui Josef Gabor, che racconta di fatti accaduti nel 1941, di prigionieri asfissiati dal gas, di baracche e campi di reclusione. Quando la sera tornerà a casa, Eva è turbata e piena di interrogativi. Che cosa è accaduto davvero nel 1941? Di che cosa parlava l’anziano polacco? Nonostante il silenzio dei genitori e il fidanzato che la invita a rinunciare all’incarico, Eva decide di buttarsi a capofitto in questo lavoro. Ma dovrà fare i conti con la realtà terribile dei crimini nazisti colpevolmente taciuti o rimossi in ogni casa tedesca nei lunghi anni del dopoguerra. Il libro ha ricevuto il Premio Ragazzi del Premio Letterario ADEI WIZO “Adelina Della Pergola 2020”.
L’interprete di Annette Hess, editore Neri Pozza, collana Bloom, trad. Chiara Ujka, pp. 320, € 18,00
Il diario di Renia 1939-1942 di Renia Spiegel, Elizabeth Bellak
Questa è la storia Renia Spiegel, nata il 18 giugno 1924 a Uhryn´kowce, nella Polonia sudorientale, da una famiglia ebrea di estrazione borghese. Quando scoppia l’inferno delle persecuzioni conto gli ebrei, Renia non è che una ragazza oppressa dalle circostanze: la separazione forzata dai genitori e la situazione che degenera di giorno i giorno. E allora con chi condividere i suoi pensieri più nascosti, i suoi sogni e le sue paure? La soluzione per la giovane, mentre è nascosta in una soffitta insieme ad altri ebrei, è di affidare le sue emozioni è un diario che inizia così: «Ho solo voglia di un amico. Di qualcuno a cui poter parlare delle mie inquietudini e gioie quotidiane. Qualcuno che provi quel che provo io, che creda a quel che gli dico e non riveli mai i miei segreti. Nessuna persona potrebbe mai essere un’amica così, ed è per questo che ho deciso di cercare un confidente sotto forma di diario». Il diario di Renia, un documento storico sulla Shoah, è stato rinvenuto in una cassetta di sicurezza, dove è stato custodito per settant’anni dalla sorella di Renia, Elizabeth Bellak (nata Ariana Spiegel). Renia fu assassinata dalla Gestapo il 30 luglio 1942.
Il diario di Renia 1939 – 1942 di Renia Spiegel, Elizabeth Bellak, editore Neri Pozza, collana I Narratori delle Tavole, pp. 392, €19,00
Casa Tyneford di Natasha Solomons
Sullo sfondo di un’Europa attraversata dalla violenza della Seconda guerra mondiale, Elise Landau è costretta a lasciare di punto in bianco l’Austria e la sua amata Vienna. Un giorno del 1938 la giovane riceve una lettera che la costringe ad accettare un visto per andare lavorare come cameriera alle dipendenze di Mr Rivers a Tyneford House, sulle coste del Dorset in Inghilterra. Uno choc per una diciannovenne abituata alle comodità e agli agi di una famiglia borghese ebraica viennese. Si tratta di un cambiamento epocale e destabilizzante che obbligherà Elise a rimettersi in gioco per sopravvivere. Dopo il grande successo dei Goldbaum, Natasha Solomons ci ripropone una storia che fa riflettere su un periodo nefasto della Storia ma anche sull’imprevedibilità della vita che dall’oggi al domani po’ cambiare di colpo e senza nessun preavviso.
Casa Tyneford di Natasha Solomons, editore Neri Pozza, collana I Narratori delle Tavole, trad. Stefano Bortolussi, pp. 400, € 18,00
La scomparsa di Josef Mengele di Olivier Guez
Difficile immaginare un criminale efferato come Josef Rudolf Mengele mentre se ne sta in fila con due valigie in mano come se niente fosse, in attesa di passare un controllo e farla franca. Siamo alla dogana di Buenos Aires nel giugno 1949, dove gli esiliati di Europa cercano una nuova patria per rifugiarsi. Mengele, l’ingegnere della razza, il militare, il medico depravato, colui che era stato soprannominato Todesengel, l’«Angelo della morte» che con un cenno del frustino sanciva la sorte delle sue vittime con un’inimmaginabile crudeltà; Mengele, la belva umana che assunse notorietà nel dopoguerra come esempio di negazione dei principi stessi della medicina… Romanzo vincitore del prestigioso Prix Renaudot, La scomparsa di Josef Mengele si immerge nelle tenebre del secolo trascorso tra vecchi mostri nazisti, agenti del Mossad, dittatori da operetta e attori di un mondo corrotto dall’onnipotenza, il fanatismo, la Realpolitik e il denaro. («Olivier Guez si immerge nella realtà storica, la cristallizza nella vita individuale, nella carne e nel sangue di un uomo di cui niente può giustificare l’esistenza». Le Monde).
La scomparsa di Josef Mengele di Olivier Guez, editore Neri Pozza, collana Bloom, trad. Margherita Botto, pp. 208, € 16,00