Lungo il sentiero della memoria

Libri

di Nathan Greppi
Quando si ha alle spalle un vissuto doloroso, che sia un trauma infantile o l’esperienza della guerra, spesso si cerca di non parlarne per sforzarsi di andare avanti. Tuttavia, quando si crea un buco nella trasmissione della memoria famigliare, spesso i figli o i nipoti di chi ha nascosto il proprio passato si ritrovano pieni di interrogativi, e sentono il bisogno di cercare delle risposte. Questo sembra essere il presupposto alla base de La figlia inutile, ultimo romanzo della scrittrice e drammaturga fiorentina Laura Forti.

Siamo a Firenze: dopo che nonna Elena è morta, l’urna contenente le sue ceneri è stata posta dai parenti in una tomba vuota, nella zona del cimitero ebraico destinata ai suicidi e ai casi ambigui, nonostante le sue ultime volontà fossero che le ceneri venissero sparse nel fiume Mosella. Sua nipote, che nel romanzo svolge anche il ruolo di narratrice in prima persona, capisce che tra Elena e la sua famiglia erano rimaste delle questioni irrisolte, sulle quali desidera fare luce.

Donna dal carattere ribelle e anticonformista per i suoi tempi, al punto da decidere di vivere senza sposarsi decenni prima che il femminismo diventasse un fenomeno di massa, Elena ebbe una vita travagliata: nata in una famiglia di ebrei russi, venne abbandonata da piccola in Francia, per poi essere ripresa e portata in Italia venendo strappata anche alla sua famiglia d’adozione.

Durante l’occupazione nazista, fu in grado di viaggiare su un vagone pieno di soldati tedeschi senza documenti, spacciandosi per una “ariana” parlando in yiddish e facendo loro credere che fosse un dialetto svizzero. Inoltre, permise alla figlia quindicenne di fare la staffetta partigiana, che si addentrava nella Maremma per portare i messaggi di Radio Londra.

Dopo i precedenti romanzi L’acrobata e Forse mio padre, entrambi pubblicati dalla Giuntina, con La figlia inutile Laura Forti conclude quella che si potrebbe considerare una vera e propria trilogia famigliare. Una saga nella quale saranno in molti a potersi rispecchiare; perché tutti noi, ad un certo punto della nostra vita, possiamo ritrovarci a voler cercare delle risposte in merito al nostro passato famigliare, per capire chi siamo e da dove veniamo.

Laura Forti, La figlia inutile, Guanda, pp. 280, 19,00 euro.