di Nathan Greppi
Se un romanzo piace davvero o meno, lo si capisce da un dettaglio in particolare: quando il lettore sente di non poter smettere di leggere finché non scopre come va a finire, perché la suspense è diventata troppo forte. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda i romanzi d’avventura o fantascientifici, ma anche per i gialli e i polizieschi.
Un romanzo giallo che senza dubbio suscita tutte le sensazioni sopra descritte è L’ultimo inganno, scritto dall’autrice veneziana Anna Vera Sullam e il secondo avente come protagonista il Maresciallo Giuseppe Russo, dopo il precedente Il sesto comandamento del 2021.
La storia si svolge a Venezia, nel 1943: due ragazzi ebrei del Ghetto trovano senza volerlo il cadavere di un esponente di spicco dell’alta società veneziana e del Partito Fascista. In un periodo di grandi incertezze dovute alla guerra, all’8 settembre e poi alla nascita della Repubblica di Salò, il Maresciallo Russo si ritrova a dover risolvere il caso il prima possibile, interrogando tutti quelli che conoscevano l’uomo che è stato ucciso.
Nelle indagini si farà aiutare tra gli altri da Rodolfo Donati, segretario della Comunità ebraica di Venezia con cui è in buoni rapporti in quanto non si lascia influenzare dalla propaganda antisemita del regime. Un’amicizia che deve cercare di tenere nascosta, soprattutto quando arrivano i tedeschi che iniziano a deportare gli ebrei dal Ghetto.
I capitoli sono suddivisi sulla base di chi è il personaggio al centro della vicenda in quel momento: a quelli in cui Russo interroga i sospettati, chiedendo i loro alibi e le loro opinioni sulla vittima dell’omicidio, si alternano quelli degli stessi interrogati, che però fino all’ultimo non lasciano trasparire evidenze chiare su chi sia il colpevole, o a quelli di Donati e della compagna di quest’ultimo, Stella.
La trama è strutturata in maniera tale che al lettore viene più volte l’impulso di annotarsi gli indizi emersi e le dichiarazioni degli indagati per cercare di capire chi possa essere l’assassino. Tra l’indagine e le notizie sulla guerra, si crea una suspense tale che non si può fare a meno di leggere fino alla fine, per capire chi è il colpevole e se Rodolfo e i suoi cari riusciranno a salvarsi dalle retate nazifasciste.
La Sullam, già ricercatrice e docente di Storia della lingua italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ci offre uno spaccato avvincente e carico di tensione di uno dei periodi più bui della storia. E a giudicare dal finale del romanzo, non è da escludere che prima o poi possa uscirne un seguito.
Anna Vera Sullam, L’ultimo inganno, SEM, pp. 364, 18,00 euro.