Si preannuncia già come un successo il nuovo libro di rav Jonathan Sacks, ex rabbino capo del Commonwealth, intitolato “Not in God’s name”, “Non in nome di Dio”, uscito a fine ottobre.
Al centro del testo un tema di grandissima attualità, quello della violenza utilizzata in nome di una religione, che il Rabbino – diventato ormai forse il personaggio ebraico più famoso dell’età contemporanea – affronta con un approccio completo che spazia in diverse discipline: passando per la psicologia, la storia, la filosofia, l’etica e la teologia, Rav Sacks dimostra come la tendenza alla violenza può sovvertire anche la più compassionevole delle religioni.
Attraverso una lettura attenta dei testi biblici, che costituiscono il cuore della fede abramitica, Sacks sfida quindi coloro che affermano che la religione è intrinsecamente una causa della violenza, argomentando che la teologia debba diventare parte della soluzione se non è al cuore del problema.
Questo libro è un rimprovero a tutti coloro che uccidono in nome del Dio della vita, che fanno la guerra nel nome del Dio della pace, che odiano nel nome del Dio dell’amore, e commettono crudeltà nel nome del Dio della compassione.
Il libro è ordinabile sul sito di Rav Jonathan Sacks (http://www.rabbisacks.org/not-in-gods-name/).