Portare la memoria nelle scuole, un progetto di vita

Libri

di Nathan Greppi
Da diversi anni, i più importanti psicologi e pedagoghi mettono in luce le falle nel sistema educativo tradizionale: il modello dell’insegnante che si limita a trasmettere nozioni ai suoi alunni, senza confronti o stimoli alla discussione, fa sì che i giovani non imparino quanto potrebbero argomenti anche molto importanti sia per loro che per la società intera, vivendoli solo come noiose costrizioni.

Non fa eccezione purtroppo la Giornata della Memoria, da molti sempre più vissuta come qualcosa di distante e in cui non si riconoscono. Chi ha provato a raccontarla in maniera più convincente, essendo da anni impegnata nella divulgazione storica della Shoah con incontri nelle scuole, è la giornalista e scrittrice Lia Tagliacozzo, che vi ha dedicato il suo romanzo semi-autobiografico Tre stelle nel buio.

Attraverso il linguaggio della narrativa, la Tagliacozzo racconta di un incontro da lei avuto con una classe di studenti per il Giorno della Memoria accompagnando a parlare Pupa Garribba, ebrea genovese che da piccola venne prima espulsa da scuola con le Leggi Razziali e poi, durante la guerra, fuggì con la famiglia dai rastrellamenti nazisti.

Inizialmente vissuto dai ragazzi come una banalità, ben presto l’incontro si trasforma in un confronto che fa emergere dal profondo paure, perplessità e frustrazioni rimaste a lungo inespresse dei vari partecipanti: il bambino arabo che si è più volte sentito discriminato; quello che ce l’ha con gli immigrati perché influenzato da gruppi social; quella che non si capacita di come gli orrori del nazifascismo siano potuti accadere.

Il dibattito accende l’interesse dei ragazzi quando vengono fatte analogie e parallelismi con eventi recenti: l’antisemitismo e il razzismo spesso espressi dagli ultrà negli stadi, l’invasione russa dell’Ucraina e l’esodo di profughi che ha provocato. Il tutto fa capire ai ragazzi come la guerra e l’intolleranza per il diverso non sono fatti che appartengono solo al passato, ma possono trovare riscontro, seppure in forme diverse, anche nel presente.

Quella della Tagliacozzo è una lezione in tutti i sensi, per dimostrare come il 27 gennaio sia una data che non riguarda solo gli ebrei, ma rappresenta un pezzo fondamentale della storia italiana e, se si trovano le figure giuste, possa parlare anche alle giovani generazioni.

 

Lia Tagliacozzo, Tre stelle nel buio. Il Giorno della Memoria raccontato in una scuola, Manni, pp. 144, 14,00 euro.