di Nathan Greppi
Hédi Fried era ancora una bambina quando il suo mondo, fino ad allora idilliaco, venne lentamente divorato dal sempre più forte antisemitismo nel suo paese natale, la Romania. Un clima di crescente tensione e paura che culminò nel 1944 quando, ventenne, venne deportata con tutta la famiglia ad Auschwitz e a Bergen Belsen, da cui fecero ritorno solo lei e la sorella Livia.
In quel periodo buio, l’unica luce che teneva accesa la speranza in lei era il suo cane Bodri, che la attese fino alla fine della guerra. Una storia che la donna, oggi residente in Svezia e già autrice di diversi libri sulla Shoah, ha raccontato nel libro per bambini La storia di Bodri, illustrato da Stina Wirsén.
Il libro racconta la storia di Hédi proprio durante l’infanzia e l’adolescenza in Romania, dove era nata in una famiglia benestante della borghesia ebraica locale (tra l’altro la sua città natale, Sighetu Marmației, è la stessa in cui nacque un altro importante scrittore sopravvissuto alla Shoah, Elie Wiesel). Se all’inizio la sua vita scorreva felice, tra le passeggiate con il cane Bodri e l’amicizia con una sua coetanea cristiana, Marika, l’aria si fece sempre più pesante per gli ebrei nel paese con il passare degli anni, specialmente dopo che con la Seconda Guerra Mondiale arrivarono le truppe tedesche nel paese. Dopo essere stati tutti deportati, mentre i genitori finirono nelle camere a gas, le due sorelle Fried vennero liberate nel luglio 1945, per poi essere portate dalla Croce Rossa in Svezia, dove in seguito la Fried mise radici e cominciò una nuova vita.
La storia, pubblicata originariamente in svedese nel 2019, viene raccontata con il linguaggio di una ragazzina che però ha vissuto sulla propria pelle esperienze terribili. Nelle illustrazioni vi è un uso magistrale dei colori: ricalcano perfettamente l’andamento delle stagioni, e mettono in contrapposizione il giallo luminoso della casa di famiglia con il grigio e il blu fosco della guerra e dei campi di concentramento.
La storia di Hédi Fried ci ricorda come anche nei momenti più bui non bisogna mai smettere di cercare la luce in fondo al tunnel, e che anche quando il mondo intero sembra odiarti ci sarà sempre qualcuno capace di amarti.
Hédi Fried e Stina Wirsén, La storia di Bodri, traduzione di Alessandra Albertari, Einaudi Ragazzi, pp. 32, 13,90 euro.