Speciale Libri Estate /3 – Memoir

Libri

Dalet, di Raffaella Procaccia, dal libro I segni della Creazione, Psiche 2 editore

di Redazione

Speciale Libri Estate 2022: per sorridere, riflettere, stupirsi. Ma anche per capire questo presente destabilizzante e complesso. Romanzi, memorie, saggi…Libri come cura, terapia, “farmacia” dell’anima

«Scrivere romanzi significa prendersi cura degli altri. Se io ci tengo veramente a te, se voglio avere una relazione con te, ti racconto storie». Parola di Jonathan Safran Foer, autore di capolavori come Ogni cosa è illuminata e Eccomi.
Ai nostri affezionati lettori offriamo qui, come ogni anno alle porte dell’estate, una serie di proposte di narrativa, saggistica, pensiero ebraico, per condividere le storie che amiamo, che ci appassionano, intrattengono, divertono, insegnano. Buone letture!

 

 

Olga Lombroso Fiorentino può essere inserita a buon titolo, con il suo lavoro e il suo esempio, in quel gruppo di donne che a Milano, tra fine ’800 e i primi trent’anni del ’900, incisero in maniera significativa sull’evoluzione politica e sociale italiana. Ci riferiamo a grandi figure femminili come Anna Kuliscioff, Alessandrina Ravizza, Ersilia Majno… Arrivata ragazzina da Verona in una Milano ricca di fermenti, Olga diventa, grazie alla guida di Aurelia Josz, una “maestra di agraria” innovativa e appassionata. È tra le prime donne in Italia a insegnare nelle campagne, lavorando alle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, e poi nelle scuole più avanzate dell’epoca. Giovane vedova seppe guidare con polso fermo la famiglia nel tragico periodo della persecuzione antiebraica. Ha lavorato durante gli anni epici della Scuola ebraica di via Eupili a Milano sino al ‘43, e poi ancora dopo la guerra. Sfollata a Porto Ceresio, sul lago di Lugano, si è salvata con una rocambolesca fuga in Svizzera. Dopo la guerra ha ripreso con la solita passione la sua attività di insegnante fino al ritiro a Ivrea, tra il suo orto e gli affetti familiari.
Marco Fiorentino, Olga Lombroso Fiorentino. Una maestra di agraria nella Milano del primo ‘900, Zamorani, pp. 118, euro 18.00.

Basterebbe la copertina per intuire l’amore che scorre in questa coppia. Scritto a quattro mani finché è stato possibile, il libro inizia quando Marilyn, scrittrice e compagna di Yalom, si ammala di cancro. Una storia potente che fa capire quanto il dolore per la scomparsa della persona amata sia da un lato straziante ma anche come la sua accettazione sia in verità possibile. È quanto insegnano queste pagine toccanti, perché in ogni istante del tempo prezioso che rimane, è dato prendersi cura dell’altro e di sé stessi con la forza delle parole, del cuore e del pensiero. Marina Gersony
Irvin D. Yalom, Marilyn Yalom, Una questione di vita o di morte, trad. Caterina Ciccotti, Neri Pozza, pp. 208, euro 18,00.

Daniela Sarfatti torna in libreria con un secondo volume di memorie che attraversano gli anni drammatici delle Leggi razziali, delle persecuzioni. In questo volume ripercorre le vicende delle famiglie Cesana e Polacco, soffermandosi anche sulla figura di Arminio Wachsberger, filo rosso che lega i racconti e la cronaca storica tracciati in queste pagine. Una nuova narrazione, dopo il precedente libro dedicato alla figura paterna, che passa in rassegna le vite della sua genealogia familiare, con l’imperativo e l’urgenza di consegnare il testimone della Memoria alle nuove generazioni, che non hanno certo conosciuto quegli anni bui ma che hanno il compito di conservarne traccia per divenire persone consapevoli della Storia.
Daniela Sarfatti, Un’ altra storia salvata. Vite spezzate e vite ritrovate nella bufera della Shoah, Belforte Salomone, pp. 93, euro 18,00.

Un giorno la madre di Anne, autrice e io narrante, riceve una cartolina anonima con scritti i nomi dei nonni e degli zii scomparsi ad Auschwitz. Chi avrà mai spedito quella cartolina? Sarà l’inizio di un percorso per ricostruire una storia mai indagata. Tra spostamenti dalla Russia, alla Lettonia, alla Palestina e alla Francia, riemergono i destini di una famiglia e di tutto ciò che le ruotava intorno; esistenze che riprendono vita tra successi, fughe, sconfitte, incontri e momenti felici fino a quando la persecuzione distruggerà ogni cosa. Un libro su come il passato può influire sul presente con conseguenze inaspettate. Anche positive.
Marina Gersony
Anne Berest, La cartolina, trad. Alberto Bracci Testasecca, pp. 464, euro 19,00.

Quando, all’età di otto anni, venne ammessa al Conservatorio di Venezia per le sue doti musicali fuori dal comune, Tina Bassani non poteva immaginare che appena un anno dopo sarebbe stata espulsa in quanto ebrea, in seguito alla promulgazione delle Leggi Razziali. Nonostante le numerose avversità, ha continuato a nutrire speranza fino alla sua morte, avvenuta ad Auschwitz dove era stata deportata assieme ai genitori e al fratello. Nessuno di loro si salvò. La sua storia è stata ricostruita dalla scrittrice Gemma Boldi, che con Tina ha in comune le origini veneziane e la passione per la musica.
Nathan Greppi
Gemma Boldi, Scrivimi sempre. La vita di Tina Bassani, Giuntina, pp. 141, euro 14,00.

Ispirato alla storia vera di una star della musica del primo Novecento, un romanzo sulla drammatica realtà dei campi di concentramento in Svizzera. Lui si chiama Joseph Schmidt, figlio di ebrei ortodossi ucraini, che da uno shtetl dell’Europa orientale approda sul palco della Carnegie Hall. Grazie a una voce incantevole, riuscirà a conquistare le sale da concerto di tutto il mondo. Soprannominato “il piccolo uomo dalla grande voce” a causa della bassa statura, in Germania è noto come “il Caruso tedesco”. Goebbels vorrebbe infatti eleggerlo ariano onorario. Ma sono molte le tragedie che Joseph Schmidt deve subire per sopravvivere prima di arrivare al successo.
Marina Gersony
Lukas Hartmann, L’ultimo canto, trad. Lucia Ferrantini, Guanda,
pp. 240, euro 18,00.

Per quarant’anni Ugo Foà non ha raccontato questa storia, fino a quando capisce che ha il dovere di testimoniare, soprattutto davanti ai giovani. Quando vengono promulgate le Leggi razziali, nel 1938, Ugo ha 10 anni, sta per iscriversi alle scuole medie. Prima che ricominci l’anno, sua madre gli comunica che in quanto ebreo non potrà tornare a scuola. Così, come tutti gli ebrei, non potrà più fare sport, lavorare negli uffici pubblici, avere una radio in casa o farsi aiutare da una tata ariana. Il ragazzo vivrà la tragedia della guerra fino all’arrivo degli Alleati e la Liberazione. Un libro empatico, corredato di schede esplicative destinato a un pubblico di ragazzi. Ma che conquista anche gli adulti.
Marina Gersony
Ugo Foà, Il bambino che non poteva andare a scuola, Manni Editore, pp. 88, euro 12,00.