Nel secolo da poco trascorso l’antisemitismo si è manifestato in tutta la sua atrocità con i campi di sterminio nazisti. Eppure questa tragedia non ha posto fine a questo fenomeno e non tutti, nonostante significativi cambiamenti, sono consapevoli di quanto esso sia in realtà l’espressione di più profonde malattie sociali, culturali e politiche che covano nelle società dove si manifesta.
Bisogna quindi porvi rimedio prima che il virus dilaghi di nuovo, non solo per salvaguardare gli ebrei, ma anche nell’interesse della collettività.
Questo libro, costituito da un ampio saggio storico introduttivo e da un’articolata antologia di scritti antiebraici dalla seconda metà dell’800 a oggi, nasce dalla convinzione che una più diffusa e sicura conoscenza delle vicende e delle motivazioni su cui si fonda l’antisemitismo possa contribuire a porre fine a questa persecuzione secolare e a fare avanzare la società contemporanea.
Roberto Piperno, nato a Roma nel 1938, ha vissuto le persecuzioni razziali. E stato professore di lingue straniere, dirigente pubblico nell’ambito delle politiche culturali, oltre che autore di libri di poesia. Fin da giovane, anche come direttore del giornale della Federazione Giovanile Ebraica, ha seguito da vicino le problematiche della realtà ebraica, con particolare attenzione alla memoria della Shoah.
Roberto Piperno, Sull’antisemitismo, La Giuntina, pp. 287, euro 16,00