Rina Frank è lautrice di un vero e proprio caso letterario. In Israele nel 2005 con il romanzo Ogni casa ha bisogno di un balcone narrava le vicende, negli anni Cinquanta, di una bambina ebrea proveniente dalla Romania che cresce, con la sorella e i genitori, nel cuore di Haifa, in un quartiere con molti problemi sociali.
La casa in cui abitano è in realtà una stanza, ma ha un balcone, da cui la ragazzina osserva, come da una finestra sul mondo, quanto succede in questo strano paese che nasce con lapporto di persone provenienti dalle situazioni e dai luoghi più diversi. La famiglia è molto povera, al punto di riutilizzare più volte lacqua del bagno delle bambine, fino allutilizzo finale che è, ovviamente, quello di lavare il balcone di cui si parla.
Gli anni passano, la bambina diventa una donna, di grande bellezza e fascino. Incontra il suo principe azzurro: uno studente ebreo con una famiglia dalle molte sostanze.
I due si amano, si trasferiscono in una meravigliosa casa di Barcellona. Quando lei si accorge di aspettare un figlio vuole tornare in Israele a quella vita semplice che, in realtà, non ha mai smesso di rimpiangere e
il seguito vale davvero la pena di essere letto. Non per nulla questo libro è entrato nella terna dei romanzi premiati del concorso letterario dell ADEI WIZO.
Ora in libreria, anche in Italia e sempre per lo stesso editore, è giunto il seguito, la seconda puntata, se così si può dire. E comunque il segno che lo stile e il plot narrativo dellautrice sono piaciuti, senza grandi recensioni o presentazioni, ma per quello strano e non incasellabile fenomeno che è il passa-parola (che è un grande fenomeno che ci svincola tutti dalle trasmissioni televisive e dalle recensioni a pagamento).
In questo Ti seguirò ad occhi chiusi la protagonista Rina, che abbiamo già conosciuto nel romanzo precedente, vive un momento particolarmente difficile. Ha quarantotto anni (solo alcuni meno dellautrice del romanzo), da poco ha perso ladorata sorella Stefi morta in un tragico incidente. Vorrebbe ricominciare, ricominciare tutto, a partire dallaffetto dei suoi due figli, dei tanti amici e di Yaakov, suo compagno da otto anni.
Però una mattina si sveglia con uno strano dolore al petto e alla spalla. La diagnosi è impietosa: un tumore tra cuore e polmone sinistro. Si prospetta la necessità di un intervento invasivo e ad alto rischio, ma è lunica possibilità per salvarle la vita.
Il futuro appena ritrovato è appeso ad un filo.
E lincontro con Erez Green (cè una simbologia non dissimulata nel nome): è il chirurgo affermato, con gli occhi di un ragazzo, che riesce a rimuovere la massa tumorale senza conseguenze, quasi miracolosamente.
E Rina sente di dovere la sua vita a quelluomo affascinante e di successo: gli deve anche la speranza e un amore imprevisto e travolgente.
Coshai fatto al mio cuore per conquistarlo così in fretta? gli chiede, Ci ho inciso le mie iniziali con il bisturi risponde Erez.
Trascorrono nove mesi di una passione travolgente, nove mesi che potrebbero significare un nuovo inizio insieme.
Finché un giorno, ancora una volta, tutto cambia
Un romanzo avvincente, da leggere, pieno di vitalità e di passione, uno spaccato, anche, della società israeliana di oggi.
p.s. alla sensibilità di chi scrive dà un po fastidio il risvolto della quarta di copertina in cui la foto ritrae lautrice con una sigaretta accesa in mano: a parte ogni altra considerazione, dati i tempi di posa per la foto, come sempre succede, la sigaretta è mezza incenerita e, anche solo dal punto di vista estetico, non è il massimo.
Rina Frank, Ti seguirò a occhi chiusi, Cairo Editore, pp.266, euro 15,00