Tra Gorizia, Ferrara e Firenze, la ricerca dell’identità perduta

Libri

di Nathan Greppi
Per quanto alcuni di noi si sforzino di volgere lo sguardo solo al presente e al futuro, il nostro passato condiziona sempre ciò che siamo. E a volte dobbiamo riscoprire quel passato per capire qual è la strada giusta da prendere. Sembra essere questo lo spunto di riflessione alla base del romanzo Patrilineare di Enrico Fink, il quale nel 1998 aveva già messo in scena uno spettacolo teatrale dallo stesso titolo.

Musicista, autore teatrale, direttore artistico e dal 2020 presidente della Comunità Ebraica di Firenze, Fink racconta la storia di Elias, flautista di origini ebraiche (e presumibilmente un alter ego dell’autore) che deve affrontare la morte della nonna. In seguito a questo fatto, decide di compiere un percorso per riscoprire le proprie radici. Sullo sfondo, tra flashback e tuffi nel passato, le vicende delle famiglie ebraiche ferraresi Fink e Bassani, attraverso un lungo arco di storia.

Si parte dall’arrivo in Italia dei bisnonni di Elias, giunti a Gorizia da una zona dell’Impero Russo (oggi in Ucraina) alla fine dell’800, per passare al loro trasferimento a Ferrara dopo la Prima Guerra Mondiale, e affrontare in seguito la Seconda Guerra Mondiale, le Leggi Razziali e le deportazioni ad Auschwitz.

Narrato in terza persona, attraverso le vicissitudini della famiglia dell’autore, divisa tra il ramo italiano e il ramo russo-ucraino, il romanzo racconta gli eventi più importanti che hanno segnato la storia della comunità ebraica italiana tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900. Curiosamente, alcune vicende familiari della famiglia Fink-Bassani, compresa la deportazione di alcuni di loro dopo l’8 settembre 1943, era già stata rievocata in un racconto del celebre scrittore Giorgio Bassani, che a sua volta ha ispirato il film del 1960 La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini.

Vincitore della Menzione speciale della XXXVII Edizione del Premio Italo Calvino, Patrilineare è un romanzo che ci invita a riflettere sul nostro passato e sul nostro presente, e ci costringe ad interrogarci su chi siamo e da dove veniamo. Un libro che pone delle domande su cosa sono l’identità e la memoria, lasciando che il lettore cerchi dentro di sé le proprie risposte.

 

Enrico Fink, Patrilineare. Una storia di fantasmi, Lindau, pp. 392, 21,00 €.