Il racconto tragicomico di Jonathan Safran Foer che narra del viaggio di un giovane ebreo americano attraverso lUcraina alla ricerca delle tracce di suo nonno e quindi delle sue radici, e che abbiamo imparato ad amare anche noi anche attraverso il film, è stato proclamato dal pubblico migliore opera di narrativa ebraica degli ultimi dieci anni, battendo il più celebre Complotto contro lAmerica di Philip Roth.
Oltre 1500 lettori hanno votato on-line per la prima edizione di un premio letterario, il Peoples Choice, naturalmente negli Usa, che verrà assegnato il 15 novembre a San Francisco.
Questo non significa che il romanzo di Foer sia davvero il libro più bello dellultimo decennio, almeno non secondo gli standard normali. Significa solo che le 1500 persone che hanno infilato la loro scheda virtuale nellurna elettronica, lhanno preferito ad altri cinque concorrenti, non meno prestigiosi.
Il valore che si dà a un premio letterario assegnato con questi criteri dipende naturalmente dal fatto che uno dia più peso al favore del pubblico o a quello dei critici.
La votazione elettronica richiama un pubblico giovane e questo è successo con la grande quantità di persone chiamate a scegliere il suo libro ebraico preferito, un po come i nostri forum on-line. Lidea degli organizzatori è infatti quella di far partecipare i lettori alla premiazione, come riconoscimento dovuto a quello che la gente legge e ama e discute.
La fiction, la narrativa, resta naturalmente il pilastro del mercato editoriale, ma vendono bene anche storia, biografie, autobiografie e studi letterari, anche se dato il loro sapore un po scolastico e dotto, queste categorie tendono ad allontanare i lettori profani e vengono sostituite da settori come vita ed esperienze ebraiche. E qui ci si riallaccia al ruolo che hanno questi premi letterari: intendono premiare gusti raffinati e un po rarefatti o quelli del grande pubblico? Devono dare riconoscimento alleccellenza letteraria o accademica o non piuttosto a libri che il lettore non vede lora di divorare?