Ogni anno, subito prima di Pasqua, il Capo Rabbino di Roma si presenta in Vaticano dal Papa e gli porge una busta molto antica. Il Papa la prende, scuote la testa e la restituisce al Capo Rabbino che se ne ritorna via.
Questa usanza avviene da quasi 2000 anni ed è poco conosciuta da altri all’infuori dei due soggetti citati. Succede che un anno siano di nuova nomina sia il Papa che il Capo Rabbino.
Quando il Capo Rabbino presenta al Papa l’antica busta, come il suo predecessore gli aveva insegnato, il Papa, come gli aveva insegnato il suo predecessore, la guarda e la restituisce al Rabbino.
Però il Papa aggiunge: “Questo rituale mi sembra strano. Non ne capisco il significato. Che cosa c’è dentro la busta?”. Ma il Rabbino risponde: “Che io sia dannato se lo so. Sono nuovo anch’io. Ma basta aprire la busta e conosceremo il contenuto”.
Il Papa accetta la proposta del Rabbino e insieme lentamente e con molta cura aprono la vecchissima busta e leggono il foglio in essa contenuto… il conto dell’Ultima Cena!