di NES Noi Ebrei Socialisti
“L’Islam… diversamente dal cristianesimo si ispira di più all’Antico Testamento, al Dio degli eserciti e non porge l’altra guancia ma impugna la spada vendicatrice”, queste le parole di Alessandro Barbero a “Passato e Presente” ritrasmessa il 23 settembre su Rai3.
(vedi al minuto 8,25 – Passato e Presente, La Battaglia di Poitiers).
Con queste parole lo storico Barbero ha sostenuto che il movimento islamico creato da Maometto sarebbe particolarmente aggressivo e dedito alle conquiste perché si è ispirato all’ebraismo, e in particolare alla figura del Dio vendicatore; al contrario, il cristianesimo, pur basandosi anch’esso sull’ebraismo, non sarebbe altrettanto aggressivo a causa del suo insegnamento “porgi l’altra guancia”.
Se fosse vero ciò che afferma Barbero, non si capirebbe come mai il cristianesimo sia presente ovunque, interi continenti conquistati con le armi e non con la gentilezza; e come mai a furia di porger l’altra guancia sia diventato dominante nella maggior parte del mondo. Non si capirebbe come mai l’ebraismo, che secondo Barbero sarebbe servito da modello a Maometto per il suo Dio vendicatore, non abbia mai conquistato nessun impero, e non si sia propagato ad altri popoli nei diversi continenti, e anzi, sia sempre rimasto limitato a pochi milioni di persone prive di dominio e di conquiste.
Chiariamoci: è falso che esista il Dio della vendetta degli ebrei e il Dio dell’amore dei cristiani; come è falso che ai primi, che pregano un Dio cattivo, si addica la legge del taglione, e ai secondi, che adorano un Dio buono, quella del perdono. Questi sono tutti vecchi pregiudizi di matrice cristiana, che hanno alimentato per secoli l’odio contro gli ebrei, e che ancora oggi intellettuali, prelati e storici usano per i loro scopi.
L’ebraismo non è un esempio né un modello di vendetta e di conquista. Il popolo ebraico non si è vendicato delle secolari persecuzioni subite da parte dei cristiani, conversioni forzate, ghetti, espulsioni, leggi speciali, crociate, inquisizione, fino alla shoah; né si è vendicato delle persecuzioni subite da parte dell’Islam, nemmeno ha conquistato e colonizzato imperi e continenti.
Con una pericolosa banalizzazione della storia e della diversità, che è sempre complessa, pur di guadagnar consensi, Barbero racchiude, in una frase topica, triti pregiudizi, ovviamente positivi verso il cristianesimo e negativi verso l’islam e l’ebraismo. È a dir poco imbarazzante che un comunicatore di successo rievochi questi falsi luoghi comuni, rischiando di alimentare per compiacere il grande pubblico, l’islamofobia e l’antisemitismo.
Chiediamo maggiore serietà e professionalità.
Valentina Sereni e Rodolfo Lichtner
NES Noi Ebrei Socialisti
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Foto in alto: Alessandro Berbero (wikicommons.wikimedia.org/wiki/)