Angelo Pezzana / La domanda scomoda

Opinioni

di Angelo Pezzana

Caro Papa Francesco, che cosa hai pensato quando…?

Santo Padre, mentre si avvicinava a quel muro che impedisce ai terroristi palestinisti di entrare in Israele per fare strage di ebrei, come ha potuto pregare serenamente guardando quelle immagini che usavano la sua religione, mistificandone le origini? Che cosa ha provato quando ha visto il Bambin Gesù, un bambino ebreo, avvolto in una kefia, trasformato in un palestinese, quando in quel tempo non esistevano nemmeno? Come ha fatto a non sentirsi almeno a disagio di fronte a quei fotomontaggi a Betlemme che usavano le immagini del Cristo deposto dalla croce con accanto dei soldati israeliani quali autori della sua uccisione? Santo Padre, lei conosce la storia, di sicuro non ignora la strategia della delegittimazione di Israele messa in atto per cancellare ogni aspetto ebraico in quella terra che anche la sua chiesa continua a chiamare Santa, anche quando risponde al nome di Israele. Lei invita alla preghiera, non entro in merito alla sua scelta, ma ha dato un’occhiata a ciò che accade nel mondo arabo-musulmano circostante? Guerre civili con migliaia di morti, persecuzioni e uccisioni di cristiani, non ha sentito il bisogno di ringraziare l’unico Paese della regione nel quale i suoi correligionari vivono nel più totale rispetto e libertà, tanto da essere aumentati da quando esiste lo Stato di Israele? Va bene la diplomazia, ma non crede che il rispetto della verità dovrebbe avere la precedenza?