Una vasta maggioranza di ebrei israeliani vuole che il governo tenga conto dell’ebraismo della diaspora nelle proprie decisioni: è quanto rivela una recente indagine condotta dall’Israel Democracy Institute in collaborazione con l’ufficio stampa del governo, del Ministero degli Esteri, il Ministero per Gerusalemme e la Diaspora, il Ministero del Turismo, il KKL e il Jewish National Fund.
L’obiettivo dell’indagine, presentata al primo Jewish Media Summit tenutosi a Gerusalemme fra il 22 e il 25 giugno scorsi, è di comprendere al meglio come gli ebrei israeliani considerano il proprio rapporto con l’ebraismo della diaspora. Per la ricerca sono state intervistate 477 persone costituenti un campione rappresentativo della popolazione israeliana.
Un destino comune
Dalla ricerca emerge come il 62% degli ebrei israeliani credono che israele e la Diaspora abbiano una storia comune, mentre solo il 35% non è d’accordo. Il 60% crede che il popolo ebraico in Israele sia una nazione separata dagli ebrei nel mondo, mentre il 36% non condivide.
Fra gli elementi indicati come comuni fra l’ebraismo in Israele e quello diasporico, vi sono: cultura e tradizione (40%), legge ebraica religiosa (18%), la nazionalità ebraica (13%), l’antisemitismo (13% e le relazioni genetiche (6%).
Connessi con la Diaspora
Interessanti, poi, le osservazioni emerse sul rapporto che gli ebrei israeliani vogliono avere con quelli della Diaspora. L’81% degli israeliani, ad esempio, sono interessati a sapere cosa succede agli ebrei nella Diaspora, mentre il 18% non lo è.
Al momento, la maggioranza delle informazioni sulla Diaspora provcengono dalla televisione (56%), internet (51%), giornali (51%), parenti o amici che vivono all’estero (39%), radio (30%), parenti o amici in Israele (23%) e dai viaggi personali all’estero (16%).
Il governo israeliano e la Diaspora
Il dato che però emerge con più forza da questa ricerca è che il 71% degli israeliani considerano importante che il governo nel prendere decisioni importanti tenga in considerazione come esse impatteranno sull’ebraismo della diaspora. Solo il 26% pensa che ciò non sia necessario. Inoltre, il 51% crede anche che il punto di vista della Diaspora debba essere preso in considerazione durante la presa di decisioni importanti.
E fra le soluzioni con cui lo Stato d’Israele potrebbe supportare le comunità della Diaspora, la più votata (62%) è l’invio di emissari (shlichim), seguita dal supporto nella difesa fisica (42%), e dal supporto economico per le attività comunitarie (39%).
Infine, un 10% invece si oppone al sostegno alla Diaspora da parte del governo israeliano.
Gli israeliani e l’aliyà
Infine, il 91% degli ebrei israeliani crede che l’aliyà in israele sia un tema molto importante per il governo, mentre l’8% non condivide.