Speriamo che non ce ne sia bisogno. Comunque, una ditta israeliana sta lavorando a un rivoluzionario prodotto che potrebbe cambiare in futuro il campo di battaglia. Di cosa si tratta? Nel giro di due anni i soldati potrebbero portare con sé una confezione del loro proprio sangue in polvere, come se fosse caffè liofilizzato.
Gli ufficiali medici delle unità di rianimazione dellesercito spiegano che lidea è quella di prelevare il sangue di un soldato, congelarlo in laboratorio in atmosfera protetta e togliere i cristalli di ghiaccio che si sono formati, lasciando solo i componenti del sangue. Sembrerà proprio una bustina di caffè in polvere, dicono.
Ogni militare al fronte riceverà una confezione del suo sangue come parte obbligatoria del kit personale, proprio come attrezzatura di base. Nel caso si presenti la necessità, se un soldato in combattimento viene ferito e si rende necessaria una trasfusione, il medico ha la possibilità di mescolare il sangue liofilizzato con soluzione fisiologica e procedere a trasfondere il ferito col suo proprio sangue.
Gli ufficiali medici ritengono che questo kit di sopravvivenza renderà disponibili per ogni soldato le trasfusioni sul campo evitando il rischio di infezioni o di non compatibilità.
Si tratta di un progetto molto promettente a cui si sta lavorando a stretto contatto con la sanità militare da alcuni anni, e gli esperimenti fin qui fatti dimostrano che il sangue liofilizzato ha una capacità di trasporto di ossigeno fino all80% una volta che è stato rigenerato con acqua. Fino ad ora, le trasfusioni sul campo erano costituite di soluzioni saline, mentre nel caso di ferite più gravi avvenivano a bordo di un elicottero.