di Angelo Pezzana
L’avere allontanato dalla Farnesina Federica Mogherini, promuovendola a Alto Rappresentante della politica europea a Bruxelles avrà in parte reso meno filo-araba la nostra politica estera, ma in Europa ha creato un problema di grandi dimensioni. Chi festeggiava la dipartita della baronessa Ashton, adesso ha più di un motivo per rimpiangerla, il che è tutto dire. Quando venne nominata da Renzi ministro degli esteri, la sua foto abbracciata da Arafat furoreggiò su internet, difficile dire se per plauso o preoccupazione. Una passione giovanile, dissero in molti, anche se il tifo per quel terrorista avrebbe dovuto suscitare dubbi sulla bontà della nomina. I suoi primi passi confermarono i sospetti.
Più che nei confronti di una religione, dove le opinioni sono tutte legittime, sono le valutazioni politiche a lasciare allibiti. Dopo la strage dei turisti in Tunisia, su internet è girato un video nel quale Mogherini ha espresso senza giri di parole ciò che pensa dell’islam, si badi bene non dal punto di vista religioso, ma politico. Eccole, nel video sottotitolato in italiano da informazione corretta e vedibile al link https://www.youtube.com/watch?v=o3Z0ofUiBU0&feature=youtu.be
“L’islam politico è una legittima forza politica in Europa, ha un posto nella società europea e nel nostro progetto abbiamo espresso il desidero della diversità, che è centrale nella nostra storia ed è la nostra forza. Per questo non ho paura di affermare che l’islam politico dovrebbe far parte del quadro complessivo europeo”. Si direbbe che non ha mai sentito la parola Sharia, alla quale ogni musulmano deve ubbidienza e sottomissione, che non è soltanto espressione religiosa ma si identifica con lo Stato. Che Mogherini sia cresciuta in Italia, dove il raggiungimento della separazione fra Stato e Chiesa sia stato il risultato di anni di lotte democratiche, non ha evidentemente lasciato tracce nel suo pensiero. L’idea che Stato e Moschea sia un tutt’uno non solo non la turba minimamente, ma la trova entusiasta, come dimostrano le parole in arabo di un un tweet allegato al video “se sei un islamista radicale e credi nell’islam politico, io sono dalla tua parte”. La domanda da porle, se veramente crede che nell’islam politico non risiedano le radici del terrorismo, il progetto criminale di conquistare il mondo, prima quello arabo, successivamente quello cristiano passando per la distruzione di Israele, è la prima che ci viene in mente. Ci asteniamo però dal chiederglielo, ne cerchiamo un’altra, da non rivolgere a lei, perché se è possibile non capire nulla di storia e politica, due qualità tipiche della sua predecessora, non crediamo che nel caso di Mogherini si tratti di ignoranza. Anzi, la sua militanza politica, proseguita senza mai modificarla, da Arafat alla Sharia, testimonia quanto profonde siano ormai anche nel nostro Paese le radici del pensiero islamista, al punto da affidare la sicurezza europea nelle mani della signora Mogherini.
La domanda, che ci preme fare, la rivolgiamo a Presidente del Consiglio Matteo Renzi: le due nomine sono farina del suo sacco, continua a condividerle? E se non ne apprezza il risultato, ha intenzione di prendere qualche provvedimento?