Docente della Sorbonne di Parigi, direttore della prestigiosa Revue de l’Histoire de la Shoah, storico e intellettuale Georges Bensoussan è noto soprattutto fra gli addetti ai lavori. I suoi lavori si rivolgono più spesso ad esperti che al grande pubblico – come è stato, per esempio, con i due volumi sulla storia del sionismo (Il Sionismo. Una storia politica e intellettuale 1860-1840). Con uno dei suoi ultimi lavori tuttavia, Bensoussan, sembra cambiare direzione. Israele, un nome eterno. Lo Stato di Israele, il sionismo e lo sterminio degli ebrei” (Utet 2009) è un libro che seppur rigoroso e di impianto storico, va a toccare un tema sentito e dibattuto anche al di fuori dei ristretti canali accademici.
Bensoussan affronta infatti il tema della nascita dello Stato di Israele, ma da un punto di vista che è fuori dagli schemi comuni e più diffusi e che la ricollegano direttamente alla Shoah.
Israele nasce ben prima del 1948, ben prima di Auschwitz, ben prima dell’avvento stesso del nazismo, spiega Bensoussan, e nasce essenzialmente per il tenace lavoro dei pionieri, per il fine lavoro diplomatico della diplomazia sionista, per l’appoggio della comunità internazionale ottenuto subito dopo la guerra.
Fu soprattutto il mondo arabo a diffondere “la tesi più comunemente condivisa” dello sterminio degli ebrei come “autentica matrice dello Stato ebraico” scrive Bensoussan. In questo modo, con questa chiave di lettura essi salvano “l’ ‘onore arabo’ perso nella Nakbà“.
E’ di questi ed altri temi che lo storico francese parlerà insieme a David Bidussa, nel corso dell’incontro in programma per lunedì 19 marzo presso la Scuola Ebraica di Milano, “Israele non nasce a causa della Shoah. Peso, condizionamento e distorsione di un pregiudizio”.
A moderare la serata, il direttore di Pagine Ebraiche, Guido Vitale; mentre le conclusioni saranno affidate a rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione Cultura (DEC)
L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato Cultura della Comunità Ebraica di Milano, dal DEC e dall’UCEI, in collaborazione con la Fondazione CDEC, l’Associazione Figli della Shoah e il Keren Hayesod.
Per partecipare alla serata, coloro che non sono iscritti alla Comunità dovranno dare preventiva adesione alla Segreteria Generale della Comunità Ebraica di Milano (Giuditta Ventura, tel. 02 483110267, giuditta.ventura@com-ebraicamilano.it) indicando anche il numero di un documento di identità.