Il sigillo rimvenuto a Gerusalemme di 2700 anni fa appartenuto al governatore

Gerusalemme,  Ritrovato sigillo di 2.700 anni fa appartenente al governatore della città

Personaggi e Storie

di Roberto Zadik
Recentemente il sito “Times of Israel” ha dato una sensazionale notizia archeologica. A Gerusalemme a fine dicembre “passato e presente si sono fusi fra loro” come ha ribadito l’articolo quando l’archeologo Shlomit Weksler-Bdolah ha scoperto un sigillo estremamente raro e pregiato appartenente al Primo Santuario di Gerusalemme. Un oggetto piccolo, più o meno della grandezza di un bottone, che ritrovato dagli studiosi presso il Kotel della capitale israeliana e a quanto pare esso avrebbe 2700 anni.

L’oggetto presenta la scritta in ebraico “Appartenente al governatore della città” ed è stato presentato al sindaco Nir Barkat. Secondo Weksler Bdolah si tratterebbe di “una scoperta impressionante trovata in uno scavo autorizzato” e anche il sindaco è stato molto emozionato da questo ritrovamento che conferma che “anche a quel tempo Gerusalemme era la capitale di Israele, città forte e di centrale importanza.”

Ma come è stato rinvenuto il magnifico sigillo? Gli studiosi hanno raccontato al sito di averlo trovato “mentre stavano esaminando la polvere del palazzo del Primo Tempio una struttura situata a cento metri a nord ovest del Muro del Pianto in un luogo che le Autorità Archeologiche Israeliane stavano scavando dal 2005”. Durante gli scavi, sono stati ritrovati anche oggetti altri oggetti appartenenti al Secondo Tempio e alle epoche Romane così come altri sei sigilli e reperti  rinvenuti in un palazzo dell’Eta del Ferro. Ma c’è di più.  Dalle recenti scoperte, i ricercatori sono venuti a conoscenza che, come ha spiegato Wekselr-Bdolah,  il sigillo ritrovato era attaccato a un importante mezzo di trasporto come segno di riconoscimento e serviva come simbolo o piccolo omaggio che veniva mandato al governatore della città” Il sito archeologico che si trova davanti alla Piazza del Muro, una volta è stato menzionato come futura sede della Fondazione per il Muro “Beit  Ha Liba” ma poi il premier Nethanyahu ha sospeso la questione per problemi di sicurezza nel 2015. Nonostante questo, l’archeologo del Distretto di Gerusalemme, Yuval Baruch, ha sollecitato a “conservate gli scavi effettuati nella zona e ad aprirli ai visitatori, visto il loro straordinario significato e la centrale importanza che essi rivestono”.

Il sigillo è stato scoperto nella polvere dopo che i membri dell’Autorità Israeliane per le Antichità hanno analizzato bene gli edifici portando i materiali nel laboratorio analisi del parco tecnologico di Har Hotzvim.  Molto interessante sarebbero le figure rappresentate all’interno del sigillo. Si tratterebbe di due figure maschili con un vestito situate una davanti all’altra come fossero davanti a uno specchio e sovrastate da una Luna. Un simbolo enigmatico che come ha speficato Weksler Bdolah era indirizzato a una figura cittadina paragonabile al sindaco di oggi.

Nella Torah grandi figure di governatori sono stati Joshua, dal libro dei Re, ai tempi di Hezekiah e Maaseiah all’epoca di Josiah. Il ritrovamento della struttura del Primo Tempio è arrivato come sorpresa durante gli scavi degli archeologi mentre si stavano occupando dei ritrovamenti del Secondo Tempio. Il sigillo è stato presentato con grande soddisfazione al sindaco di Gerusalemme Barkat durante una visita al Centro Davidson vicino al Kotel settimana scorsa. Come ha detto il sindaco “Gerusalemme è sempre stata una delle più antiche capitali del mondo, continuamente popolata da ebrei per più  di 3mila anni. Siamo contenti che la nostra città abbia un passato tanto magnifico e dobbiamo assicurarci che il suo potere resti nelle generazioni future”.