Jimena, ovvero storie di ebrei del Medio Oriente

Si chiama “Jimena. Jews indigenous to the Middle East and North Africa” è un sito  e raccoglie le storie delle migliaia di ebrei del Medio Oriente che nella seconda metà del Novecento furono costretti a lasciare le loro case, i loro beni, le loro attività per sfuggire alle persecuzioni arabe.

L’organizzazione che ha creato il sito ha base a San Francisco, negli Stati Uniti, e si è formata all’indomani dell’11 settembre nel 2011, grazie ad un gruppo di ex profughi ebrei provenienti dal Medio Oriente e del Nord Africa. In quel momento, così difficile per gli Stati Uniti e tutto l’Occidente, decisero che era giunto il momento di condividere le loro storie personali di oppressione e di fuga. I fondatori di Jimena volevano in particolare stimolare e far conoscere al pubblico più ampio possibile le loro storie, e quelle degli oltre 850.000 ebrei fuggiti dai paesi arabi, e con esse le loro tradizioni, le diverse culture a seconda delle provenienze.

Dopo oltre 10 anni di attività oggi il sito – in inglese e arabo – è stato rinnovato e suddiviso in 10 sottopagine dedicate ciascuna alle storie  degli ebrei algerini, egiziani, iracheni, iraniani, libanesi, libici, marocchini, siriani, tunisini e yemeniti. In ciascuna sezione si trovano video, fotografie, racconti scritti di ebrei che dal Medio Oriente sono fuggiti negli Stati Uniti.