di Ilaria Myr
È una delle case automobilistiche francesi più note al mondo. Eppure non in molti sanno che la Citroën ha nella sua storia del Dna ebraico. Il suo capostipite, André Citroën, infatti, nasce a Parigi il 5 febbraio 1878 da Levie Citroën, commerciante di diamanti di origine ebraica olandese, e Amalie Kleimmann, ebrea di origine polacca. Il nome Citroën deriva da “Limoenman” che in olandese significa “piccolo uomo di limoni”, come veniva soprannominato il nonno di André, che era un fruttivendolo. Il nome fu cambiato in “Citron” e poi in “Citroën all’arrivo della famiglia in Francia.
Da bambino, André Citroën fu ispirato dalla Tour Eiffel e dalle opere di Jules Verne e sognava di diventare un ingegnere. Dopo la laurea in ingegneria, fece un viaggio in Polonia per vedere il luogo di nascita di sua madre e lì vide un falegname lavorare con un ingranaggio che aveva una struttura a “lisca di pesce”. Citroën si rese conto che tali ingranaggi potevano essere utilizzati nelle automobili per renderle più silenziose ed efficienti. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, le fabbriche furono convertite per produrre armi e Citroën divenne presto famosa in tutto il mondo per l’aumento della produttività delle fabbriche.
Dopo la guerra, nel 1919, fondò la sua casa automobilistica Citroën che, in appena una dozzina di anni, divenne la quarta più grande del mondo. L’azienda era famosa soprattutto per il suo modello esecutivo Traction Avant, che ha aperto la strada a una serie di caratteristiche rivoluzionarie tra cui sospensioni indipendenti e quattro ruote a trazione anteriore. Investire così tanti soldi in ricerca e sviluppo, però, portò alla fine al fallimento l’azienda, che fu acquistata dal suo produttore di pneumatici Michelin. Citroën morì l’anno successivo, nel 1935, di cancro.
Fu sepolto nel famoso cimitero di Montparnasse a Parigi, con una tradizionale cerimonia ebraica presieduta dal rabbino capo di Parigi.