di Ilaria Myr
“Chi non mangia la Golia è un ladro o è una spia!” recitava il famoso jingle pubblicitario della piccola caramella di liquirizia, ricoperta da una carta bianca con delle stelle verdi. Commercializzata tutt’oggi dalla Perfetti dal 1986, fu ideata negli anni ’30 dal milanese Davide Caremoli, che aveva creato un’azienda di produzione di caramelle balsamiche, ma che non riusciva a trovare un prodotto che facesse la differenza. Durante un viaggio a Roma, nel 1932, andò a trovare Alberto Piperno, un amico che produceva cioccolata, proprietario di un famoso negozio al Ghetto. Fu lui a incoraggiarlo a sviluppare una nuova, piccola caramella di liquirizia, suggerendogli di chiamarla Golia, in contrapposizione al suo nome, Davide. Tornato a Milano, Caremoli ne iniziò la produzione. “Dite che è piccola? La sua forza le verrà dal suo nome!” diceva ai suoi detrattori. La confezione era quella classica delle caramelle e il simbolo era una Stella di David nera con sovrapposta la scritta Golia, in onore della fede religiosa dell’amico Piperno. Anche con l’emanazione delle Leggi Razziali, la censura fascista non si rese mai conto che la stella a sei punte delle caramelle Golia fosse in realtà una Stella di David….
Nel 1945 Caremoli decise di cambiare il colore del logo e della scritta, passando da un infausto “nero fascista” a un “verde speranza”. All’inizio degli anni Cinquanta le Golia avevano il costo di una lira e per questo venivano utilizzate come resto facendo letteralmente esplodere le vendite! Che continuano ancora oggi, a confermare la “forza” di quella piccola caramella.