Per il National Geographic le spade romane in Giudea sono la scoperta archeologica del 2023

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di Redazione
Furono nascoste in una delle 800 grotte vicino al Mar Morto, in Giudea, con buona probabilità dai ribelli di Bar Kochba. Risalgono a 1.900 anni fa e oggi, dopo il loro rinvenimento annunciato dall’Autorità israeliana per le antichità all’inizio di quest’anno, quattro spade romane si trovano in ottimo stato di conservazione e sono considerate dal National Geographic il più interessante ritrovamento archeologico del 2023.

Secondo l’archeologo Eitan Klein, del team del progetto, sono “un reperto estremamente raro, mai trovato in Israele”. Le spade sono state rinvenute a giugno all’interno di una fessura in una grotta vicino al Parco Nazionale di Ein Gedi. Tre mostrano delle lame lunghe da 60 a 65 centimetri, mentre una quarta, di tipo diverso, ha una lama di 45 centimetri. Tutte risultano però ancora affilate e, a causa del clima secco, anche le else e i foderi, fatti di legno e cuoio, sono in sostanza intatti. Il National Geographic ha osservato che una tale conservazione della materia organica potrebbe aiutare a individuare esattamente dove e quando le spade furono fabbricate.

“La letteratura romana non ci racconta la storia completa di ciò che accadde durante la Rivolta di Bar Kochba” – aveva dichiarato Klein al Times of Israel lo scorso settembre -. Spetta all’archeologia completare il quadro”.

Nel tentativo di catalogare e preservare il suo ricco patrimonio archeologico, oltre che prevenire eventuali saccheggi, l’ampia regione del deserto di Giudea, che contiene anche le famose Grotte di Qumran, è oggetto di un progetto pluriennale denominato Judean Desert Archaeological Survey Team condotto dall’Autorità israeliana per le antichità, dal Dipartimento di archeologia dell’Amministrazione civile in Giudea e Samaria e dal Ministero degli Affari e del Patrimonio di Gerusalemme.