Pietre d’inciampo in Brianza e l’atto d’amore di Ilda

Personaggi e Storie

di Fabio Lopez

La cerimonia il 16 gennaio. Verranno posate 21 pietre, come il numero del binario da cui partirono

Anche la Brianza ricorda i propri martiri della Shoah. Già nel 2019 tre Comuni (Cesano Maderno, Lissone, Seregno) hanno messo le Pietre d’inciampo a memoria di ebrei e oppositori politici morti nei campi di sterminio. Nel 2020 saranno ben 21 le Pietre incastonate sui marciapiedi di 17 Comuni. Molte altre proposte sono state rinviate agli anni successivi, per “sovraffollamento” di domande all’artista Gunter Demnig che le ha pensate e che le produce. La prima posa, con cerimonia solenne alla presenza del Prefetto, del Sindaco di Monza e delle altre autorità, è per il 16 gennaio, a ricordare i coniugi Alessandro Colombo e Ilda Zamorani, ebrei, davanti alla loro abitazione, che non c’è più. Quando Ilda venne a sapere che il marito Alessandro era stato catturato e portato a San Vittore – ci ha testimoniato il nipote Alberto -, lei si presentò in piazza Filangeri e scelse di riunirsi a lui per condividere il terribile viaggio verso il destino. Un atto d’amore assoluto; l’esempio di Ilda sommerga il chiasso contemporaneo.
Ad organizzare gli eventi, uno specifico comitato dei Comuni aderenti organizzato da tre associazioni, Aned, Anpi, Senza Confini grazie all’infaticabile sforzo di Roberta Miotto all’organizzazione, con Milena Bracesco, Loris Maconi e il sottoscritto.
Un concorso di idee indetto fra i licei del territorio con scuola d’arte servirà per identificare l’immagine coordinata di tutta la campagna comunicativa.

sdr