L’11 aprile 1987 moriva a Torino Primo Levi. Sono passati 25 anni da quel tragico giorno e numerose sono le iniziative organizzate in Italia e anche all’estero per ricordare questa data. A Roma, due settimane fa un grande convegno internazionale “Scrittura e Testimonianza”, ha ripercorso la vita, ma soprattutto le opere, le parole di Primo Levi. E proprio l’11 aprile al Memorial de la Shoah di Parigi è in programma un convegno dal titolo “Primo Levi, l’Uomo, il Testimone, lo Scrittore”
Anche Mosaico oggi vuole ricordare Primo Levi, ma lasciando a lui stesso, alla sua voce, al suo volto, il compito di raccontarsi e di ricordarci la sua riservatezza, la sua schiettezza, la sua malinconia, il suo sorriso.
L’intervista che proponiamo fu realizzata da Rai Educational nel 1984. L’ abbiamo scelta fra le molte disponibili, perchè in essa Levi racconta non solo la sua esperienza di deportato, la responsabilità dei fascisti nella Shoah italiana, ma anche la sua vita dopo-Auschwitz: ci parla del dovere della memoria, della persistenza del “lager”, della scelta di rimanere in Italia, nonostante tutto.