Scoperta in India una lapide con iscrizione ebraica del XIII secolo

di Redazione
Una lapide con un’iscrizione in ebraico risalente al XIII secolo è stata rinvenuta in India nella città di Ramanthapuram, nello stato di Tamil Nadu, nel sud del Paese. La scoperta, riportata dalla testata The Week lo scorso 5 giugno, potrebbe far luce su un’antica comunità ebraica dimenticata e sul suo rapporto storico con la regione.

Il reperto è stato identificato dal ricercatore di storia ebraica e calligrafo Thoufeek Zakriya, il primo a decifrarne l’iscrizione e a datare la lapide al 1224 o al 1225. Un dato importante, perché “ciò significa che è più antica della lapide di Sarah Bat Israel a Chennamangalam, in Kerala, che è considerata la più antica lapide ebraica mai identificata in India”, ha aggiunto Zakriya intervistato da The Week.

Nel 2022, a Valantharai, vicino a Ramanathapuram, è stato inoltre trovato un pilastro di pietra con iscrizioni che suggeriscono la presenza di una sinagoga. Il pilastro, che la gente del posto utilizzava per lavare i panni, presenta circa 50 righe di iscrizioni che, secondo Zakriya, indicano la donazione di un terreno per un “sudapalli“, che si presume significhi in lingua tamil “jootha palli” o sinagoga ebraica. È interessante notare che, se le iscrizioni sul reperto ritrovato nel 2022 sono in tamil, quelle della lapide da poco scoperta sono in ebraico.

A portare il recente ritrovamento della lapide all’attenzione del pubblico ha contribuito Hathim Ali, un giovane ingegnere chimico di 32 anni nonché appassionato della storia di Ramanathapuram. “Uno dei miei amici mi ha informato di questa lapide ritrovata nella piantagione di cocco di proprietà del signor Balu – ha raccontato Ali -. Quando sono andato a ispezionarla, ho capito che non era né tamil né araba. In seguito, ho pensato che forse poteva essere ebraica”. Ma, nonostante Ali abbia informato le autorità governative, nessuno è venuto a ispezionarla. “Allora ho deciso di informare il Dinamalar [un giornale tamil]”, ha aggiunto Ali.

Lo studioso Zakriya, che lavora negli Emirati Arabi Uniti, è venuto a conoscenza della scoperta proprio grazie a un articolo del Dinamalar inviatogli dalla Ramanathapuram Archaeological Research Foundation, come anche le immagini delle iscrizioni da decifrare. “L’iscrizione ebraica riporta la data del 1° di Shvat 1536 o 1537 dell’era seleucide”, ha spiegato Zakriya. L’era seleucide è il primo sistema di numerazione continua degli anni, introdotto in Asia occidentale dai Seleucidi. L’adozione da parte degli ebrei del sistema seleucide, nota come Minyan Shetarot, deriva dall’influenza ellenistica seguita alle conquiste di Alessandro Magno e al successivo dominio seleucide sugli ebrei.

Secondo Wikipedia, il Regno dei Seleucidi era uno Stato ellenistico fondato nel 312 a.C. da Seleuco I e governato dalla Casa di Seleuco. All’apice del suo potere, la dinastia di Seleuco controllava la Mesopotamia, l’Asia Minore, la Siria, Israele e la pianura iranica fino al fiume Indo, costituendo il più grande Paese del mondo ellenistico. L’Antioco IV della storia di Hanukkah fu un re seleucide che morì nel 164 a.C.

“Quando si sono convertite le date dall’era seleucide all’era comune, si è scoperto che la data delle iscrizioni sulle tombe è approssimativamente equivalente al 1° gennaio 1224 d.C. o al 18 gennaio 1225 d.C.”, ha osservato Zakriya, aggiungendo che non è stato possibile decifrare tutte le righe dell’iscrizione a causa di alcuni danni che riporta. “Non sono quindi riuscito a trovare il nome del defunto o di suo padre, ma ho potuto in parte leggere un nome che potrebbe essere letto come Nehemiah in ebraico”. L’analisi mostra inoltre una forte influenza ebraica yemenita nel modello della lapide.

Lo studioso ha infine sottolineato che sull’area del ritrovamento della lapide dovrebbero essere condotti ulteriori studi, visto che questa è la seconda pietra ebraica trovata a Ramanathapuram. Un’altra lapide ebraica rinvenuta nella zona presentava iscrizioni che suggerivano che si trattasse della lapide di Mariam, figlia di Davide. Si ritiene che questa lapide si trovi ora nell’ufficio del Samsthanam Revenue Officer di Ramnad, ma “finora nessuno ha decifrato la sua età”, si rammarica Zakriya.