di Nathan Greppi
Il 24 marzo 1944 a Markowa, piccolo villaggio rurale della Polonia meridionale, i nazisti massacrarono un’intera famiglia di contadini i quali avevano cercato di nascondere degli ebrei: i coniugi Józef e Wiktoria Ulma, assieme ai loro sei figli e un settimo che la donna portava in grembo, al nono mese di gravidanza. Questi avevano dato rifugio nella soffitta di casa loro per un anno e mezzo a otto ebrei, anch’essi catturati e uccisi nello stesso giorno.
Dopo che già nel 1995 l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha riconosciuto gli Ulma come Giusti tra le nazioni, domenica 10 settembre Papa Francesco ha portato a termine il processo della loro beatificazione da parte della Chiesa cattolica, prima volta nella storia che questo riconoscimento viene conferito ad un’intera famiglia.
Proprio alla luce della decisione di fare beati i Giusti polacchi, conosciuti anche come i “samaritani di Markowa”, è recentemente uscito un saggio sulla storia degli Ulma, Uccisero anche i bambini, scritto a quattro mani dal prete polacco Don Paweł Rytel-Andrianik, responsabile della sezione polacca del sito Vatican News e di Radio Vaticana, e da Manuela Tulli, giornalista dell’Ansa.
Il libro intreccia il resoconto del contesto storico con foto in bianco e nero scattate dallo stesso Józef Ulma, testimonianze visive di un’epoca buia dove tuttavia non mancavano spiragli di luce. Infatti, sebbene i tedeschi li avessero uccisi anche nel tentativo di “dare l’esempio” e scoraggiare altri cattolici a dare rifugio agli ebrei, in seguito anche altri cittadini di Markowa emularono il gesto di compassione degli Ulma, mettendo a rischio la propria vita per salvarne altre.
Nel caso di Rytel-Andrianik, l’interesse per questa storia è legato anche a vicende personali: come ha raccontato al quotidiano Avvenire, durante la Seconda Guerra Mondiale la sua bisnonna dava da mangiare agli ebrei polacchi che si nascondevano dai nazisti. Tuttavia, a guerra finita lei e altri che compirono gesti di empatia non parlarono quasi mai al di fuori dell’ambiente famigliare di ciò che fecero. Ed è anche a questo che servono certi libri: tramandare la memoria di questi atti di coraggio, affinché non sprofondino nell’oblio e possano essere di esempio per le generazioni future.
Pawel Rytel-Andrianik, Manuela Tulli, Uccisero anche i bambini. Gli Ulma, la famiglia martire che aiutò gli ebrei, Edizioni Ares, pp. 152, 15,00 euro.