Tavoletta dell’età del bronzo trovata in Israele da bambino di sei anni

Personaggi e Storie

di Ilaria Ester Ramazzotti
Va in gita con i genitori e trova una tavoletta illustrata di 3.500 anni fa. Protagonista della vicenda è un bambino israeliano di sei anni, Imri Elya, residente nel Kibbutz Nirim, non lontano dalla Striscia di Gaza. Lo scorso marzo, come riporta il Jewish Press, il bambino è andato a visitare il sito archeologico di Tel Jemmeh, dove ha rinvenuto una tavoletta di argilla che i genitori hanno poi consegnato all’Autorità israeliana per le antichità.

Secondo gli archeologi Saar Ganor, Itamar Weissbein e Oren Shmueli, il manufatto potrebbe risalire alla tarda età del bronzo, tra il XII e il XV secolo a.C. L’oggetto mostra un uomo potente e importante che porta con sé un prigioniero con le mani legate. L’immagine è stata impressa con un modello, e alcune impronte digitali dell’antico artigiano sono rimaste segnate sul retro della tavola. “L’artista che ha creato questa tavoletta sembra essere stato influenzato da rappresentazioni simili [che si trovano] nell’arte del Vicino Oriente antico – spiegano i tre archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità -. Il modo in cui il prigioniero è legato è già stato visto in rilievi e reperti trovati in Egitto e nel Sinai settentrionale”.

Poiché il sito archeologico di Tel Jemmeh è identificato con la città cananea di Yurza, la scena raffigurata sul manufatto potrebbe simboleggiare le lotte di potere tra la città di Yurza e una delle città vicine, probabilmente Gaza, Ashkelon o Lachish, ma anche la lotta di una popolazione nomade del Negev. I ricercatori ritengono infatti che la scena “sia presa dalle descrizioni di parate di vittoria” e che mostri “il potere di un sovrano sui suoi nemici; ciò apre una finestra utile a comprendere la lotta per il dominio nel sud del paese durante il periodo cananeo”. In quel tempo, la terra di Canaan era governata dall’Impero egiziano e divisa in stati cittadini governati da re locali.

Al piccolo Imri Elya, artefice del prezioso ritrovamento, è stata consegnata una pergamena con le lodi dell’Autorità israeliana per le antichità.