Fa discutere l’idea del presidente francese Nicolas Sarkozy di ricordare l’Olocausto con un’iniziativa nelle scuole: ogni bambino di quinta elementare dovrebbe “gemellarsi” con uno degli 11 mila bambini ebrei francesi deportati e uccisi durante la guerra. Ma insegnanti e psicologi giudicano la proposta inadatta per bambini di 10-11 anni e addirittura pericolosa dal punto di vista psicologico.
“Ho chiesto al governo di fare in modo che ogni anno, a partire dal prossimo autunno, tutti i bambini di quinta elementare si vedano affidare la memoria di uno degli 11mila bambini francesi vittime della Shoah. I ragazzini di quinta elementare dovranno conoscere il nome e l’esistenza di un bambino morto nella Shoah. Niente è più intimo del nome e del cognome di una persona. Niente è più emozionante per un bambino che la storia di un bambino della sua età, che aveva gli stessi giochi, le stesse gioie e le sue stesse speranze”, ha detto Sarkozy.
Ma secondo gli psicologi, la teoria del presidente rischia di provocare nei ragazzini sensi di colpa e disturbi psichici.