di David Fiorentini
Una giovane startup israeliana, la Newsight Imaging, ha reso noto che il suo nuovo dispositivo per diagnosticare quasi istantaneamente l’infezione da coronavirus ha ricevuto mercoledì scorso il certificato di Conformità Europea (CE).
L’innovativo strumento, chiamato SpectraLIT, è un piccolo spettrometro con capacità avanzate, sviluppato a Ness Ziona dalla Virusight Diagnostic, una joint venture tra la Newsight Imaging e il Centro di Innovazione ARC del Sheba Medical Center di Tel HaShomer.
La notizia, giunta pochi giorni dopo l’annuncio dell’avvio della produzione in Israele di uno spray nasale in grado di uccidere il 99,99% delle particelle virali di coronavirus, potrebbe rappresentare un punto di svolta fondamentale verso l’uscita dalla pandemia.
Molto semplice da effettuare, il test permette in una manciata di secondi di dare risultati attendibili fino all’86% sull’infezione da SARS-CoV-II, sia in pazienti sintomatici che asintomatici. In breve, il processo di analisi, conosciuto come studio della firma spettrale, consiste nell’utilizzo di un normalissimo tampone, che invece di essere mandato presso un laboratorio, viene semplicemente inserito all’interno del dispositivo israeliano. Questi, proiettando un fascio di luce sul campione, analizza le lunghezze d’onda non assorbite e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale riesce a definire la positività o meno del paziente.
Il nuovo brevetto vanta dunque quattro qualità: alta risoluzione, basso costo, portabilità e rapidità. Dopo essere stato testato in 36 ospedali dislocati in tutto il Mondo, SpectraLIT ha brillantemente soddisfatto i requisiti per adempiere alla Direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici, ricevendo il via libera per la messa in commercio nell’UE. “Una pietra miliare di cui siamo veramente orgogliosi – ha dichiarato il CEO di Newsight Imaging Eli Assoolin – ci aspettiamo presto di espandere le capacità del sistema in modo da diagnosticare anche altri patogeni.”
Un’applicazione in particolare su cui SpectraLIT potrebbe risultare determinante è la ripresa dei voli internazionali. La ditta israeliana infatti avrebbe dovuto dislocare il suo device negli aeroporti già alla fine del 2020, ma a causa della diffusione delle varianti, l’iter è stato sospeso per consentire l’aggiornamento del software affinché individui anche le mutazioni del virus.
Adesso la Virusight Diagnostic è pronta a decollare, con una diagnosi efficace e il minimo dell’attrezzatura, l’azienda israeliana finalmente ha tutti i requisiti per avviare la produzione di massa e distribuire il suo prodotto in Europa. Un notevole balzo in avanti per riprendere a viaggiare e tornare mano a mano alla normalità.